Occhiobello. Negli ultimi due anni, la rete idrica di Occhiobello ha registrato una media di 31 rotture all’anno su oltre cento chilometri di estensione, un dato che colloca il Comune in una posizione mediana rispetto agli altri dell’Ato Polesine. Acquevenete ha già avviato un piano di interventi mirato alla sostituzione delle condotte più critiche, utilizzando tecniche di gestione delle risorse per ottimizzare gli investimenti e ridurre le perdite d’acqua, migliorando al contempo la continuità del servizio per i cittadini.
Determinante per migliorare la sicurezza e la qualità dell’acqua del territorio, è la nuova condotta adduttrice Rovigo – Villamarzana – Occhiobello, attiva dalla fine di ottobre 2024, investimento strategico da 11 milioni di euro che ha consentito, nell’immediato, la fornitura al comprensorio di acqua proveniente dall’Adige (centrali di Vescovana e Boara), con riduzione del prelievo delle centrali da Po di via Malcantone e di derivazione dal potabilizzatore di Pontelagoscuro gestito da Hera SpA.
All’inizio del prossimo anno verrà dismessa l’alimentazione da Hera e si continuerà nella riduzione della produzione della centrale di Occhiobello fino al suo completo azzeramento in un arco temporale di medio periodo (circa 3 anni).
Tuttavia, se da un lato questo intervento ha rappresentato una svolta positiva per l’alimentazione idrica del comprensorio, dall’altro la messa in servizio della nuova opera ha comportato manovre nella rete di adduzione che possono aver generato un aumento, anche se temporaneo, delle sollecitazioni sulle condotte, con conseguenti rotture. Inoltre, nella seconda metà del 2024, il comprensorio di Occhiobello è stato colpito da due importanti episodi di rottura della condotta adduttrice di Hera, che hanno costretto a interrompere l’alimentazione integrativa per diversi giorni, fino alla riparazione della condotta. Durante questo periodo, acquevenete ha dovuto alimentare l’intero comprensorio esclusivamente con la centrale di Occhiobello, causando riduzioni nelle pressioni e nelle portate disponibili per l’utenza.
Le modifiche del regime idraulico hanno generato disservizi e sollecitazioni meccaniche aggiuntive sulle condotte, che hanno sicuramente contribuito all’aumento delle rotture e delle interruzioni del servizio.
“Accogliamo con favore l’investimento per la nuova condotta adduttrice – dichiara la sindaca Irene Bononi – di cui Occhiobello sta già giovando in termini di qualità dell’acqua. Tuttavia, dobbiamo affrontare con realismo le rotture che continuano a verificarsi, soprattutto nei quartieri con le infrastrutture più vetuste. Confidiamo in un progressivo ammodernamento che tenga conto dell’impatto su cittadini e famiglie ogni volta che si verifica un disservizio”.
Acquevenete informa che il nuovo piano di sostituzione delle condotte è attualmente in fase di definizione e valuterà le statistiche aggiornate comprendenti gli accadimenti di quest’ultimo anno per assicurare interventi mirati e continuare a migliorare la resilienza dell’intero sistema idrico gestito.
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