Arpae interviene sul recente rilascio di un’autorizzazione per la realizzazione e l’esercizio di un impianto di produzione di biometano alimentato da biomasse a Gaibanella.
L’Agenzia precisa di aver “operato nel rigoroso rispetto delle disposizioni che regolano questo tipo di procedimenti, i quali, è bene rammentarlo, si collocano in un quadro normativo che considera tali strutture come di ‘pubblica utilità’, ritenendole funzionali al raggiungimento degli obiettivi, nazionali ed europei, di diffusione di fonti di energia rinnovabili e favorendone a tal fine l’iter autorizzatorio”.
Nello specifico Arpae, nel ruolo di autorità competente, dice di aver garantito, “tramite diverse Conferenze dei servizi, la consultazione di tutti gli organi competenti per l’espressione di interessi pubblici coinvolti nell’iter, compresi il Consiglio comunale che aveva espresso il proprio parere sfavorevole, il comitato di cittadini contrario all’impianto e il coordinamento provinciale della Rete giustizia climatica di Ferrara, garantendo un approfondito percorso istruttorio e la possibilità di esercitare a pieno le attribuzioni istituzionali di ciascun soggetto”.
Parallelamente, “come dovuto per legge, ha riconosciuto all’azienda proponente il diritto a una piena interlocuzione e a rappresentare con documenti e memorie tecniche le ragioni che sostengono la valutazione positiva del progetto”. Evidenziano “che l’area di Gaibanella interessata è da considerare tra le aree idonee in cui è sempre consentito l’insediamento di impianti di questa tipologia in base a quanto previsto dal decreto legislativo 199/2021 (attuativo della Direttiva europea sulle fonti rinnovabili)”.
È dunque in questo contesto che “Arpae ha riconosciuto la sussistenza, nel pieno rispetto delle norme vigenti, di tutti i presupposti al rilascio dell’autorizzazione”.
“Ovviamente – concludono – l’Agenzia, nell’esercizio delle proprie funzioni di vigilanza, garantirà in fase di esercizio dell’impianto i dovuti controlli, finalizzati a verificare il rispetto della normativa ambientale e delle rigorose condizioni contenute nell’autorizzazione rilasciata alla ditta”.
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