O si va a congresso o il prossimo segretario del Pd comunale lo sceglierà l’assemblea ma prima di tutto ci sarà un passaggio per i circoli. Un modo per coinvolgere maggiormente gli iscritti non solo sulla scelta del metodo per eleggere il prossimo leader ma anche in una discussione programmatica. È quanto emerso dall’assemblea comunale dei dem di giovedì sera, un’assemblea durante la quale si è assistito a un “dibattito maturo per quanto aspro”, come confermato per primo da Matteo Proto, contattato dalla redazione.
La stessa sensazione l’hanno avuta anche Ilaria Baraldi, Davide Nanni e il segretario provinciale Nicola Minarelli. “La scelta – spiega Proto – è stata quella di non calare dall’alto una decisione ma coinvolgere i circoli e dunque tutti gli iscritti”. “Tornando nei circoli – aggiunge Ilaria Baraldi – si avrebbe anche la possibilità di costruire la cornice del congresso” oltre ad avviare “un percorso necessario” vista l’assenza di un segretario da ormai diverso tempo, dalle dimissioni di Alessandro Talmelli.
Un percorso nel quale si parlerà “anche di contenuti” spiega Minarelli che precisa di aver già calendarizzato i sette incontri nella speranza che possano essere utili ad aprire il partito a contenuti oltre che alla città e a nuove persone. “Non deve però essere – precisa – ennesima conta che non porta da nessuna parte”.
“La città – aggiunge Baraldi – si aspetta posizionamento politico così come i consiglieri comunali”. Mentre non si aspetta, precisa Nanni, “un partito diviso e litigioso che finisce sulla stampa per questioni che non sono politiche”.
Il riferimento è chiaramente a ciò che è successo martedì sera durante la direzione provinciale e la frase sessista rivolta a Cora Talmelli. “Ieri sera – dice Baraldi – tutti abbiamo cercato di ritrovare la lucidità” perché “così si fa fatica a fare buona politica e un buon servizio anche al di fuori del partito”.
“Da parte di tutti – prosegue – c’è la volontà di provare a inaugurare una nuova fase di rispetto reciproco ma anche il tentativo di tornare ai principi base per cui pensarla diversamente non è un male ma qualcosa che arricchisce”.
“Tutti – aggiunge Nanni – hanno preso atto del fatto che si è probabilmente arrivati a un punto in cui si deve curare maggiormente i rapporti e evitare spettacoli che non fanno bene al partito”.
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