di Elena Coatti
Ricchissimo il programma in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione di Auschwitz, che si svilupperà in dodici giornate a Ferrara e che vedrà come protagonisti scuole e studenti. Dal 16 gennaio al 6 febbraio, numerose iniziative saranno “un’opportunità per ricordare gli orrori del passato e per riflettere sul presente, secondo i valori del rispetto e della solidarietà”, afferma Marco Gulinelli.
Alla presentazione delle manifestazioni del Giorno della Memoria, che si è tenuta il 14 gennaio presso la Prefettura, oltre all’assessore alla Cultura, ne hanno illustrato i dettagli anche il prefetto Massimo Marchesiello, la direttrice dell’Istituto storia contemporanea Anna Quarzi, la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Domenica Ludione, il direttore del Teatro comunale Marcello Corvino, la professoressa del Dipartimento di studi umanistici Micaela Latini, il direttore dell’Archivio di Stato Davide Guarnieri e, infine, la dottoressa Marina Sabatini per il Meis e il presidente della Comunità ebraica Fortunato Arbib.
Ma torniamo al programma. Come già annunciato, si comincia in via Mazzini giovedì 16 gennaio, alle ore 9, con la posa di quindici Pietre d’inciampo in memoria delle famiglie Fink – Bassani – Lampronti, Forti – Jesi – Lampronti, Rietti Cavalieri, in corrispondenza dei civici n. 88, 85 e 14. Purtroppo, senza la presenza dell’artista Gunter Demnig per un problema di salute che lo costringe in ospedale. “Fu una classe del Roiti a scrivere al Sindaco, dopo un viaggio ad Amsterdam, per avere le pietre d’inciampo anche a Ferrara”, racconta Quarzi, a segnalare quanto siano proprio i giovani, grandi protagonisti di queste giornate, a godere di tanta sensibilità. E con loro, un corteo alle ore 10.30, sempre in via Mazzini, per omaggiare i cittadini ferraresi di religione ebraica deportati e uccisi nei campi di sterminio. Alle ore 11, invece, gli studenti di diversi istituti presenteranno i loro lavori sul tema in Sala Estense.
Sabato 18 gennaio, ci sarà Lia Levi a presentare il suo ultimo libro “E se non partissi anch’io” presso l’Istituto di storia contemporanea, alle ore 17.30. A dialogare con l’autrice, Annamaria Ansaloni Ravenna e Antonella Piperno.
Lunedì 20 gennaio si celebra la figura di Elena di Porto, la femminista e antifascista conosciuta come la “pazza” del ghetto ebraico di Roma. L’attrice Paola Minaccioni la interpreterà nello spettacolo “Elena la matta” al Teatro comunale, alle ore 20.30. “Io credo che le istituzioni culturali siano la cassaforte dell’etica e della morale di una comunità – interviene Corvino – e avere la possibilità di esprimerci anche dal punto di vista artistico rispetto a temi universali è per noi molto importante”.
Mercoledì 22 gennaio si arricchisce ulteriormente il programma del Teatro “Claudio Abbado”, a partire dalle ore 11 con la presentazione del libro di Lois Lowry “Albero. Tavolo. Libro”, insieme a Elena Melloni, e poi con la proiezione del docufilm “Oriella, una Saralvo a Ferrara”. “Il documentario ricostruisce la storia del ghetto ebraico di Ferrara, le sue vie e le lapidi ancora sconosciute – spiega Arbib -. L’idea è nata spontaneamente in un bar di via Mazzini, quotidianamente frequentato da Oriella Saralvo e che sarà presente a Teatro per interagire con gli studenti”. E aggiunge: “Ci auguriamo di poterlo presentare nelle scuole del territorio e in futuro di inserirlo in un programma ministeriale per portarlo nelle classi di tutta Italia”.
Giovedì 23 gennaio allo stadio Paolo Mazza, “una location che vi sembrerà strana” dice Sabatini. Alle ore 14.30, il Meis, in collaborazione con Spal foundation, organizza un incontro riservato a circa 430 studenti del liceo Roiti e alle squadre delle giovanili per parlare di sport e razzismo. In particolare, si racconterà la storia di Giovanni di Veroli, calciatore ebreo passato dalle persecuzioni razziali al successo sul campo in serie A.
Venerdì 24 gennaio, Nastro Azzurro di Ferrara organizza al palazzo Roverella, alle ore 17, un incontro dal titolo “Sommersi e salvati: due testimonianze di umana saggezza in forma teatrale e musicale”.
Domenica 26 gennaio alle ore 17.30, l’associazione culturale Musijam accompagnerà i presenti con le musiche e le danze ebraiche con il Gruppo Danzinsieme, nella loro sede di via Alfonso d’Este 13.
Il 27 gennaio in Sala Estense, alle ore 10.30, si terrà “un momento di grande commozione”, afferma Gulinelli, con la cerimonia di consegna di quindici medaglie d’onore del Presidente della Repubblica agli ex internati militari e civili nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto durante il secondo conflitto mondiale, con i saluti del prefetto Marchesiello, del sindaco Fabbri e del presidente della Provincia Garuti. I ragazzi del Teatro Off leggeranno le schede con le storie degli ex imi. Successivamente, alle ore 16, alla sala polivalente del Grattacielo, il gruppo Gad di lettura espressiva e la biblioteca popolare Giardino interpreteranno i romanzi e i canti della tradizione popolare ebraica. Alle 17, invece, la ricercatrice Elena Pirazzoli, per l’Istituto Gramsci di Ferrara e Isco, parlerà di “Luoghi, politiche e forme memoriali della deportazione e della Shoah in Europa”, presso la sala Agnelli della biblioteca Ariostea. A conclusione della Giornata della Memoria, l’Anpi di Ferrara alle ore 20 organizza al teatro del centro sociale Il Quadrifoglio una rappresentazione teatrale ispirata al libro di Itzchak Belfer, “Il mio maestro Janus Korchza”, con gli alunni della scuola primaria Doro.
Nei giorni del 26 e 27 gennaio il Museo nazionale dell’ebraismo e della Shoah sarà aperto e ad ingresso gratuito. Mentre il 28 gennaio, con Isco, alle 11.30 in Sala Estense terrà un incontro riservato alle scuole con Edith Bruck (collegata a distanza), con lo storico Francesco Cassata e con la giornalista Giovanna Botteri. Nella stessa giornata, alle ore 16 la presentazione delle carte della Questura sul portale Lodovico Media Library, con l’intervento di Davide Guarnieri. Infine, alle 17.30, alla Libraccio, ci sarà la rappresentante del Memorial Shoah di Parigi, Laura Fontana, a presentare il volume “Fotografare la Shoah, comprendere le immagini della distruzione degli ebrei”.
Mercoledì 29 gennaio alle 10.30, Unife, con il coinvolgimento di dottorandi di tutte le discipline e anche di altri atenei, terrà un incontro nell’aula magna di palazzo Costabili su “La banalità del male e le forme della memoria”. Alle ore 17, l’Istituto Gramsci e l’Istituto di storia contemporanea organizzano in Ariostea un omaggio a Liana Millu.
Venerdì 31 gennaio alle ore 10, alla multisala Apollo, il Meis porta per la prima volta in Italia la visita live di Auschwitz-Birkenau. L’appuntamento è riservato a 140 studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Ferrara e da remoto per quelle di tutto il Paese.
Si chiude, giovedì 6 febbraio al Meis, alle 16, con una lettura di alcuni brani tratti dalle opere di Liana Millu.