Egregio Direttore,
voglio ricordare Massimo Pierpaoli.
L’ho conosciuto in Forza Italia, in Consiglio comunale ascoltavo i suoi interventi e nella Sede di F.I., durante gli incontri, nelle accese discussioni tra i vari iscritti. Le sue posizioni erano esposte con raffinata intelligenza politica..
Ho un ricordo personale bello e triste nello stesso tempo.
Erano gli anni in cui “la Dante” aveva la sede in Via Cairoli, io al pomeriggio stato in ufficio ed ecco un giorno entrare due genitori con la figlia che era venuta a presentare il suo lavoro per partecipare al “Premio Dante” che era stato istituito dalla Presidente Luisa Carrà.
La ragazzina era bellissima ed evidente l’orgoglio dei genitori anche loro belli.
Dopo poco tempo capii che erano Massimo Pierpaoli con moglie e figlio: quel momento di vedere la felicità di quella famiglia non l’ho dimentico.
Quando Berlusconi inventò il P.D.L. fu chiusa la sede di Forza Italia di Via Don Tazzoli, c’erano tante cose da sgomberare e così io presi la targa del Partito che conservo a casa mia assieme a quella del Partito Liberale Italiano di Corso Giovecca 37.
Presi pure 3 piccoli acquerelli che rappresentano la vecchia Pontelagoscuro che Massimo Pierpaoli aveva portato per abbellire la Sede.
Ora sono appesi a casa mia.
Un saluto e grazie per la pubblicazione.
Pasquina Ferrari