“Inverno demografico e ignoranza sessuale”
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Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Ferrara, dopo l’udienza del 20 dicembre scorso per il ricorso per condotta antisindacale promosso da SLC-CGIL di Ferrara contro la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, ha notificato in data di ieri (31 dicembre) il proprio decreto motivato.
Il Giudice si è espresso nettamente a favore delle decisioni prese nei mesi scorsi dalla Fondazione Teatro in merito alla mancata assunzione della lavoratrice stagionale Morena Morelli, ritenendole, nella sostanza, condotte conformi – quindi non antisindacali – oltre che non ritorsive nei suoi confronti in quanto sindacalista CGIL.
Il Giudice ha dato ragione al Sindacato solo in minima parte, dichiarando la natura antisindacale solamente della mancata informazione alla CGIL, in merito alle variazioni del piano occupazionale della Fondazione Teatro, nel periodo compreso tra maggio e giugno 2024.
Questa condotta, attribuibile alla precedente direzione, si colloca in maggio e giugno 2024, e lo stesso Giudice la definisce testualmente così: “non sembra che la condotta sia stata sorretta dalla volontà di sottrarsi od ostacolare il confronto, quanto piuttosto dal particolare periodo attraversato dalla Fondazione sotto il profilo del cambiamento del suo assetto organizzativo, essendo imminente il rinnovo dei suoi organi”.
Il Tribunale ha rigettato tutte le altre pretese di CGIL. È essenziale comprendere quali esse fossero, per capire la reale portata del provvedimento.
CGIL aveva affermato, con argomenti che il Giudice ha espressamente qualificato non convincenti, che la mancata assunzione della lavoratrice stagionale Morena Morelli fosse essa stessa una condotta antisindacale, affermando che ciò contrastava con il piano occupazionale e giungendo a sostenere che la dott.ssa Morelli fosse stata “colpita” in quanto esponente di CGIL. Soprattutto, chiedeva che il Teatro fosse obbligato ad assumerla anche per la stagione in corso, sostenendo che ciò fosse il naturale rimedio alla presunta condotta antisindacale denunciata.
In sintesi, il decreto del Tribunale di Ferrara ha statuito quanto segue:
In estrema sintesi, pertanto, il Tribunale ha dichiarato una responsabilità della Fondazione Teatro – in termini che lo stesso decreto definisce “simbolici”, mentre ha respinto le principali e sostanziali pretese del Sindacato, che pretendeva di affermare un discutibile collegamento tra la posizione individuale della lavoratrice e la politica occupazionale dell’azienda.
La Fondazione Teatro darà corso, nel più breve tempo possibile, a quanto statuito dal Tribunale (corresponsione di una somma di denaro, in termini molto modesti rispetto a quanto richiesto dalla CGIL, pagamento di una parte delle spese, pubblicazione del dispositivo), nel rispetto dell’Autorità di una decisione giurisdizionale della quale si accolgono con soddisfazione i contenuti che riconoscono il buon operato della Fondazione, di gran lunga più significativi di quelli condannatori.
Il direttore generale
Carlo Bergamasco
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