Nel vostro articolo viene riportata la seguente affermazione della sindaca di Riva del Po: nel punto in cui cerca di giustificare l’incoerenza contestatale riguardo alla mancata rinuncia della Sua indennità ed a quelle della sua giunta, la sindaca scrive queste testuali parole:
“…..non abbiamo mai chiesto rimborso chilometrico, anche se previsto, a differenza di chi un tempo assessora e oggi consigliera ha goduto di tale liquidazione per tutto il suo mandato. C’è chi la propria indennità la guadagna con il lavoro la presenza e la dedizione e chi in anni precedenti si è profittato del denaro pubblico “
Non ci vuole molto a comprendere che per quanto riguarda i rimborsi kilometrici la frase sia rivolta a me e confermo che mi è stato liquidato ciò che per legge mi era dovuto: quello che però non viene detto dalla sindaca è l’ammontare delle indennità mensili attuali che è giusto ricordare sono 4.000 euro per il sindaco
2000 euro per il vicesindaco
1800 euro per gli assessori
400 euro per il presidente
Ebbene l’importo annuale e non mensile che io ho percepito negli ultimi anni, a parità di responsabilità, era di 1.844,76 euro ( la tabella con i compensi fortunatamente è ancora visibile in amministrazione trasparente del Comune di Berra) oltre ad un centinaio di euro di rimborso kilometrico rendicontato. Praticamente ciò che un assessore ora percepisce in un mese io e gli altri colleghi di giunta lo percepivamo in un anno. Spiace che la sindaca non si sia però preoccupata, nella sua ricerca, di verificare anche l’ammontare dei permessi non retribuiti che mi sono stati decurtati dallo stipendio presso l’azienda in cui lavoravo per poter far fronte agli impegni amministrativi cui non sono mai mancata (se potesse anche risparmiare le sue lezioni sulla dedizione e sul sacrificio sarebbe anche ottima cosa)
Detto questo però quello che trovo estremamente grave è la frase immediatamente successiva, in cui accusa “chi in anni precedenti ha profittato del denaro pubblico”, che ha lo scopo di gettare discredito e sospetto su chi ha amministrato prima del suo arrivo.
Nel caso in cui la sindaca abbia le prove di illeciti commessi in anni precedenti da parte di chi si è “profittato del denaro pubblico”, la invito a denunciare alle autorità competenti tali condotte.
In caso contrario, troverei semplicemente vergognoso il ricorso a frasi infamanti, utilizzate con il solo scopo di gettare discredito e sospetto sulle persone che con dedizione e spirito di servizio hanno svolto il proprio mandato prima di lei.
Invito quindi la sindaca di Riva del Po a chiarire o a rettificare quanto ha affermato con la massima sollecitudine.
La consigliera comunale
Egle Cenacchi