Riva del Po. È scontro aperto a Riva del Po tra la sindaca neoeletta Daniela Simoni e Odette Piola, cittadina nata a Berra con un passato in politica nelle fila di Forza Italia, firmataria di una lettera inviata ai quotidiani di informazione ferrarese. Oggetto della missiva “alcune riflessioni sul concetto di coerenza politica al tempo dei social”.
“Un tempo – scrive Piola – era più facile per i politici smentire se stessi, oggi invece abbiamo i social, fedeli custodi di tutto quello che scriviamo. Alcuni politici, dopo averli utilizzati quando erano all’opposizione, oggi che amministrano, ne farebbero volentieri a meno. Ma non si fa così, non è coerente, né corretto. Nel seguire in streaming il Consiglio di Riva del Po ho notato che hanno attribuito ad una consigliera dell’opposizione di peccare di incoerenza sulla questione del Mulino sul Po di Ro. A quel punto sono trasalita. Poiché la mia memoria è ancora eccezionale mi sono ricordata tutto quello che era stato scritto su Facebook dalle persone che oggi amministrano il Comune”.
Piola passa così a illustrare alcuni esempi pratici: “Quelli che oggi sono al potere, nel recente passato, hanno attaccato Clara per i costi esagerati rispetto al servizio, per poi approvare un aumento del 15% nel primo Consiglio Comunale di insediamento. La sindaca Daniela Simoni ha incalzato la vecchia giunta di rinunciare alla loro indennità per impegnare la cifra risparmiata in progetti di sostegno sociale. Ad oggi non mi risulta che né la sindaca né la sua giunta l’abbiano fatto”.
“In campagna elettorale – prosegue – si è battuta contro la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in località Madonnina e oggi la nuova giunta ha dato parere
favorevole alla sua realizzazione. La ciliegina sulla torta è il Mulino sul Po. L’attuale vicesindaco sui social ha sempre mostrato insofferenza a chi osava parlare di turismo e pienamente contrario a spendere una montagna di soldi per recuperare il Mulino Sul Po a Ro, quasi affondato nel 2021. Nei primi sei mesi di questa Giunta sono già stati impegnati oltre 300mila euro per la sistemazione del malandato Mulino”.
Piola è critica su questo atteggiamento: “Tutte queste contraddizioni nei soli primi sei mesi mi sembrano un po’ esagerate. È vero che in politica è necessario fare compromessi, ma mi pare che la nuova legislatura sia iniziata proprio all’insegna dell’incoerenza. Tutto quello che si è combattuto durante la legislatura Zamboni si è miracolosamente materializzato dopo le elezioni. Tralascio altri elementi come la sistemazione di alcuni cimiteri che presentano parti inaccessibili ai familiari dei defunti”.
“Che dire? – conclude – Io ero stata felice del cambiamento tanto auspicato, ma ad oggi mi chiedo cos’è cambiato a parte gli Iban dove vengono versati gli emolumenti? Sicuramente avranno le loro buone motivazioni e saremo ben felici di conoscerle”.
Non tarda ad arrivare la risposta della prima cittadina Daniela Simoni che, punto su punto, ribatte ogni contestazione, a partire da quelle su Clara: “Il precedente sindaco ha approvato il piano finanziario del gestore 2024 che portava con sé l’aumento del 15% della tariffa spalmato in tre anni e dopo il piano finanziario in aprile avrebbe dovuto ratificare l’aumento delle tariffe che come ripeto è conseguente al piano finanziario. Ma ha ben pensato di prorogare l’approvazione a giugno lasciando così la patata bollente al suo successore, ormai certo di non ricandidarsi, ovvero io. Ho chiesto a quel punto cosa sarebbe successo se non avessimo approvato le tariffe nel consiglio di insediamento del 28 giugno e il responsabile della ragioneria ha spiegato che il nostro bilancio e quello di Clara sarebbero stati messi in grave difficoltà. Il vero cortocircuito è invece nel voto di coloro che in maggioranza hanno deciso l’aumento delle tariffe e in minoranza oggi si astengono. Nemmeno l’onestà intellettuale di sostenere la loro attività di governo”.
Quanto alle critiche sull’indennità aggiunge: “Ancora prima dell’insediamento, ho chiesto e ottenuto l’aspettativa non retribuita per tutto il mandato istituzionale; io ho deciso di essere sindaco a tempo pieno rinunciando così alla retribuzione di pubblico impiegato e quindi l’indennità che il mio ruolo prevede è la mia unica entrata economica. A differenza di quanto aveva deciso il mio predecessore, che ha mantenuto la libera professione medica e l’indennità sindacale sostenendo che la politica per essere buona deve avere un costo. Sottolineo anche che io e l’attuale giunta siamo presenti in Comune tutti i giorni e con l’orario dei dipendenti. E non abbiamo mai chiesto il rimborso chilometrico, anche se previsto, a differenza di chi un tempo assessora e oggi consigliera ha goduto di tale liquidazione per tutto il suo mandato. C’è chi la propria indennità la guadagna con il lavoro la presenza e la dedizione e chi in anni precedenti si è profittato del denaro pubblico”.
Repliche anche alle ‘accuse’ su impianto fotovoltaico e Mulino sul Po: “Ai giorni nostri l’amministrazione attuale continua a esprimere il proprio dissenso alla realizzazione dell’impianto in parola ma, essendosi conclusa positivamente la Conferenza dei Servizi, al fine di non arrecare un danno patrimoniale all’Ente che dalle scorse elezioni è chiamata a governare, abbiamo deliberato di procedere con l’iter amministrativo indispensabile alla salvaguardia dell’interesse generale.
“Il vicesindaco è sempre stato contrario, come la sottoscritta del resto, alla spesa di 440mila euro per il recupero del Mulino del Po – prosegue – previsto dalla precedente amministrazione. Gli attuali amministratori hanno calato notevolmente l’importo necessario alla ristrutturazione (137mila euro) con la previsione di collaborazioni professionali rivolte alla promozione territoriale e turistica”.
Sulla situazione dei cimiteri, Simoni evidenzia: “In sei mesi l’attuale invece ha già provveduto con il supporto della Centrale Unica di Committenza dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi di Copparo alla pubblicazione del bando per il restauro conservativo dei medesimi con scadenza 20/01/2025. Finalmente nell’anno che verrà i cittadini potranno portare sulla tomba dei loro cari fiori e preghiere. Anche quello di Cologna, escluso dagli amministratori precedenti, a seguire sarà oggetto di recupero e di risanamento”.
Nel mentre, la sindaca fa sapere di aver già presentato un esposto alla Procura di Ferrara perché “la sana critica politica smettere di essere tale quando sconfina nella diffamazione, nel vilipendio e negli atti persecutori. Sarà la Procura della Repubblica dunque a stabilire se gli attacchi che da sei mesi mi vengono quotidianamente rivolti dai tossici sostenitori delle minoranze comunali siano configurabili come giudizio politico o come vessazione personale mirata solo a delegittimare il mio ruolo istituzionale. Ho dedicato alla cittadina ferrarese alcune considerazioni che mi parevano dovute, certa purtroppo che non avranno sortito alcun effetto di comprensione e di considerazione perché di fronte all’attacco “a prescindere” non ci sono spiegazioni che tengano”.
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