Chi era Giovanni Marchi? Era un uomo di valore, animato da un civismo rigoroso ed attivo. Un uomo solare, sorridente ed ironico, impegnato per obiettivi di ampio respiro. Con un credo incrollabile nella Europa unita, quella di Altiero Spinelli, di Mario Albertini; quella che ha lottato e continua a farlo per la federazione e per una Europa politica con il mano il proprio destino.
Così lo abbiamo conosciuto e lavorato con lui all’interno del MFE, Movimento federalista europeo. La prima tessera di iscrizione al movimento risale al tempo della sua giovinezza. E da quel momento la sua presenza è stata una costante certa. Le battaglie condotte per la elezione diretta del Parlamento Europeo (1979), la marcia per la pace del 1981 a Milano e, sempre a Milano nel 1985 la manifestazione per l’Europa sovrana e democratica che vide più di 100.000 persone da tutta Europa. E ancora, l’impegno per arrivare alla Fondazione della UE con il Trattato di Maastricht e in seguito con l’adozione dell’Euro, in numerose città europee. Tutti questi momenti lo hanno visto presente, attivo e collaborativo. Tanta dedizione fino ad oggi.
A livello locale ha fatto scuola di federalismo alle nuove leve, ha organizzato e partecipato a banchetti, raccolte firme, a tutto ciò che di attivo poteva essere fatto per divulgare la conoscenza della UE, i valori democratici e civili europei. Insieme ad un gruppo di autentici europeisti tra i quali mi piace ricordare Marco Bondesan. Vicini di casa, amici ed attivisti hanno fatto di Ferrara una città dal credo europeista. E così le proprie famiglie, mogli e figli. Grazie ad entrambi.
Il suo amore per i treni (lui un ingegnere), per i viaggi che uniscono e non dividono descrivono un uomo cristallino, amorevole, visionario, legato ad una Europa della pace e della solidarietà tra i popoli.
Grazie Giovanni. L’MFE locale e nazionale ti ringraziano con grande affetto e stima.
MFE sezione di Ferrara
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