Politica
29 Dicembre 2024
Pochi anni fa Amaducci scrisse su un muro in città: 500 anni fa Ferrara era New York. Oggi è Bondeno, o giù di lì

“Festa, farina, forca”. La riflessione di Zamorani

di Redazione | 3 min

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di Mario Zamorani*

“Festa, farina, forca” rappresenta la vera cifra di Ferrara targata Fabbri e Lodi, come “bunga bunga” lo era per Berlusconi ormai declinante.

Festa, farina e forca erano le tre F con le quali Ferdinando di Borbone, re di Sicilia e di Napoli, sosteneva orgoglioso di governare il popolo di Napoli.

Festa, farina e forca evocano gli ultimi anni del governo di Ferrara meglio di panem et circenses, proprio per la presenza della forca, simbolo della repressione di detrattori, deboli e oppositori.

Festa e farina: se ne è parlato molto, continue feste e concerti in piazza e in molti altri luoghi. Residui atavici contemporanei di feste campestri o del santo patrono, con la differenza che allora a festa conclusa si diceva: bella! l’anno prossimo sarà anche migliore. Oggi qui si dice: bella! prepariamoci per la prossima, fra tre giorni.

Forca: non dobbiamo dimenticare il blocco stradale organizzato da Lodi e altri eroi a Gorino contro 12 donne migranti di colore; le sue campagne contro i rom; le dirette con le parole “vi farò un c… così”; le risposte con supercazzole a interrogazioni in Consiglio comunale; lo scherno, l’irrisione plebea e triviale contro l’avversario nei social, ecc. O la chiusura del circolo La Resistenza, portatore di pratiche e di idee sgradite.

Dalle finestre del Palazzo si getta a piene mani l’ideologia consumista di cui profetava Pasolini, e che tanto pubblico apprezza (in mancanza d’altro) ma un Potere che rinuncia ad ogni pedagogia civile è un Potere ignorante. Ombra compensata dalla luce delle finestre dirimpettaie.

Pochi anni fa Amaducci scrisse su un muro in città: 500 anni fa Ferrara era New York. Oggi è Bondeno, o giù di lì.

In un tempo brevissimo siamo passata da Ferrara città Unesco a strapaese; da città di storia, arte e cultura a Mirabilandia con poco garbo. I cittadini hanno colto un distacco pesante da chi prima li governava; troppi errori di arroganza e di supponenza da parte del centro sinistra targato PD.

Ora Lodi in seguito a inqualificabili comportamenti è fuori dalla politica e questo aspetto cambia la traiettoria di Ferrara indebolendo in modo consistente Fabbri e tutta la Lega. Gli alleati di centro destra alzeranno la testa e Fratelli d’Italia rivendicheranno un ruolo centrale da giocare in chiave futura. Con una più “normale” politica di destra-centro.

Anche il centro sinistra saprà alzare la testa? Il PD appare bloccato da anni. Mai una vera riflessione o autocritica. Nel 2024 il centro sinistra a guida PD ha registrato il peggior risultato di sempre alle comunali con la folle candidatura Anselmo. E siamo ancora lì, ad un partito con due schieramenti interni inconciliabili e divisi non per progetti ma per logiche di potere.

Nello schieramento opposto al nuovo destra-centro tocca ai partiti socialisti, democratici e liberali costruire la strada per preparare l’alternativa. Ferrara e i ferraresi ne hanno bisogno. Questi partiti dovranno privilegiare il bene di Ferrara ai loro interessi o riflessi identitari.

*Pluralismo e dissenso

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