Caso Cidas. Lodi ricorre in Appello
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Intervento di Ilaria Baraldi, Portavoce della Conferenza Donne democratiche di Ferrara. "Andare a votare e votare 'si' ai 5 referendum un primo indispensabile passo per costruire un modello di società più giusto e equo"
Il Pd ha "appreso con stupore e rammarico che la Giunta, su indicazione della Commissione Toponomastica, ha disatteso quell’impegno avvallando la proposta di intitolare alla sola memoria dell’on. Preti lo spazio pubblico dell’ex autostazione, in via Rampari di San Paolo"
L’elemento storico e politico che distingue la violenza nazifascista dagli episodi violenti è l’imputabilità dei primi a una volontà diretta dei vertici nazifascisti di insanguinare, prima negli anni del regime e poi nella lenta ritirata, il nostro paese
Martedì pomeriggio i militanti di Gioventù Nazionale Ferrara si sono riuniti per rendere omaggio a Sergio Ramelli, giovane studente milanese brutalmente assassinato cinquant’anni fa
La consigliera e vicepresidente del Consiglio Comunale di Ferrara Anna Chiappini durante l’ultima plenaria ha letto l’intervento che riproponiamo di seguito dopo il voto unanime sull’ordine del giorno sulla censura verso la presenza di sedi e attività organizzate da forze politiche neofasciste nel territorio comunale di Ferrara.
di Anna Chiappini*
L’aver condiviso un unico testo, che condanni e prenda le distanze da un gruppo eversivo di chiara matrice nazifascista, che ha deciso di aprire una sua sede nella nostra città, rappresenta il coronamento di uno sforzo di mediazione tra le diverse impostazioni dei gruppi consiliari, teso, in positivo, a sottolineare i valori democratici e antifascisti che animano le nostre istituzioni.
Non solo, lo stesso testo impegna Consiglio e Giunta a contrastare attivamente qualsiasi discorso di odio politico, razziale, sociale e a promuovere una pubblica educazione alla pace, al dialogo, all’esercizio delle capacità critiche, secondo i valori di libertà, giustizia, solidarietà propri della nostra Carta Costituzionale. Quando l’intera ala della maggioranza e l’intera ala della minoranza intraprendono un tale compito e ottengono il risultato, che è un risultato di buona politica, l’applauso se lo meritano davvero.
A proposito del rapporto del nostro Paese con il fascismo e la sua genesi, il suo sviluppo anche nel nostro territorio, la sua capitolazione, crediamo sia l’ora di introdurre, nelle sedi giuste, una riflessione approfondita, in cui l’ emotività lasci spazio alla sostanza, attraverso il contributo di uno studio serio e competente della storia, discusso tra le parti ed elaborato. . Un eccellente esempio di questo metodo è rappresentato a Ferrara dall’ Istituto di Storia Contemporanea. Per conoscere e comprendere di più. Per fare luce sui numerosi aspetti opachi che l’Italia , anche l’Italia delle stragi di matrice neofascista, ancora si trascina sulle spalle. Una riflessione, in sostanza, che costruisca conoscenza e consapevolezza, invece di facile rissa e luoghi comuni.
Comprendiamo benissimo, consigliera Mondini, il fastidio che prova quando l’interlocutore di passaggio le affibbia etichette prefabbricate, agitando il pregiudizio come bandiera, prima ancora di condividere un qualche dialogo con lei. Lo comprendiamo perfettamente, perché lo viviamo quotidianamente e, dobbiamo dirlo, quando a volte le espressioni sprezzanti nei nostri confronti arrivano addirittura da figure apicali.
Abbiamo bisogno, in modo trasversale, di costruire il pensiero superando rigidità intellettuali e facili, inutili antagonismi; abbiamo bisogno di acuire intelligenza e sensibilità in funzione di sintesi che l’Italia e la storia, anche localmente, attendono forse da troppo tempo.
Saper dialogare e saper mediare significa avere a cuore innanzi tutto il raggiungimento dell’obiettivo, prima ancora che la definizione di noi stessi e del nostro areale. In questa Aula Consiliare, infatti, noi, quale organo di governo, concorriamo come da dettato costituzionale, in leale collaborazione con gli altri livelli, al perseguimento degli obiettivi della Repubblica, rappresentando democraticamente la Comunità, la sua cura e il suo sviluppo, contando sulla forza dei nostri strumenti e della nostra capacità di tessere comprensione, comunicazione e proposta, esattamente l’opposto di debolezza o trasformismo.
*Consigliera Pd e vicepresidente del Consiglio Comunale
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