La consigliera comunale del Partito Democratico, Sara Conforti, potrebbe essere la prima vittima ferrarese, o quantomeno la prima tra i rappresentanti politici locali, della discussa modifica al Codice della Strada introdotta dalla legge Salvini. È stata infatti sorpresa dalla Polizia Stradale mentre armeggiava con il cellulare alla guida. L’incidente le è costata una multa di 250 euro, 5 punti in meno sulla patente e, sebbene ancora incerta, una possibile sospensione.
Secondo quanto raccontato dalla stessa Conforti, l’episodio si è verificato mentre si trovava alla guida della sua auto, rispondendo a un messaggio ricevuto dalla figlia. Non appena ha preso il cellulare in mano, si è vista affiancata dagli agenti della Polizia Stradale. “Ieri mi hanno sanzionato con 250 euro di multa e decurtazione di 5 punti sulla patente – ha spiegato la consigliera – perché ho interagito con lo smartphone mentre ero alla guida”. Il verbale riporta l’infrazione, ma, come precisato dalla stessa Conforti, non vi è alcuna indicazione riguardo alla sospensione della patente, che dipenderà dalla decisione del prefetto.
“Sul verbale non c’è scritto nulla riguardo alla sospensione – ha aggiunto Conforti – e anche la Polizia Stradale che ho chiamato oggi non ha saputo darmi indicazioni precise. Sembra che la patente debba essere inviata in prefettura per una decisione che però non è ancora stata presa”. Conforti ha spiegato anche che, stando alle informazioni trovate online, se si hanno più di 20 punti sulla patente – lei ne ha 28 – la sospensione dovrebbe essere esclusa, ma il nuovo codice stradale è ancora in fase di applicazione e le regole non sono completamente chiare.
“Gli errori si commettono e si pagano – ha aggiunto Conforti – Ieri mentre percorrevo l’autostrada di ritorno dal lavoro a velocità assolutamente ridotta ho preso in mano il telefono per chiamare mia figlia che si era preoccupata perché ero in ritardo. Ho agito di impulso, una colpevole leggerezza e un’infrazione che è giusto sia stata sanzionata da una multa. L’eventuale misura accessoria deve essere valutata dal prefetto. È tutto molto nuovo e lunedì cercherò io stessa di capire meglio”.
L’incidente ha sollevato interrogativi su come vengano applicate le nuove normative e ha messo in evidenza le difficoltà nel comprendere le implicazioni della legge, soprattutto per i cittadini che si trovano a fronteggiare sanzioni e dubbi interpretativi. La vicenda di Conforti, dunque, potrebbe aprire un dibattito sulla chiarezza delle modifiche legislative e sulla gestione delle sanzioni relative all’uso dei dispositivi mobili alla guida.
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