Attualità
13 Dicembre 2024
L'intervento del Coordinamento provinciale no biogas/no biometano e Rete Giustizia Climatica dopo l'incontro con Garuti e il diniego in consiglio comunale dell'emendamento di Anna Zonari per far rispettare le distanze alle centrali

No biometano. Bene l’incontro con la Provincia, male il Pug

di Redazione | 3 min

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Due passaggi importanti per il futuro degli impianti di biogas/biometano a Ferrara: nell’incontro con il presidente della Provincia attenzione ma non impegni definiti, mentre la  maggioranza del Comune di Ferrara contraddice sé stessa per disincentivare la realizzazione degli impianti.

Nei giorni scorsi il Coordinamento provinciale No biogas/no biometano della Rete Giustizia Climatica di Ferrara ha incontrato il presidente della Provincia Garuti per illustrare le nostre valutazioni e proposte rispetto alla proliferazione degli impianti di biogas/biometano nel territorio ferrarese.

Infatti, gli impianti sinora autorizzati superano le 50 unità e altri sono in attesa di autorizzazione. Questa situazione, oltre ai problemi che i singoli impianti comportano dal punto di vista dell’impatto ambientale, dell’incremento del traffico e delle problematiche di salute dei cittadini, provocano un effetto cumulativo che moltiplicano quelle stesse criticità.

Da questo punto di vista, abbiamo chiesto al presidente della Provincia di attivarsi all’interno delle conferenze dei servizi perché la stessa svolga in modo preciso e  determinato il proprio ruolo, sulla base delle competenze previste, a partire da quella della viabilità e dei flussi di traffico che si produrranno. Abbiamo inoltre chiesto alla  Provincia di rapportarsi con la Regione per arrivare a norme stringenti che evitino il fenomeno del cumulo degli impianti nello stesso territorio e di coinvolgere i comuni della provincia per una presa in carico a livello territoriale delle ricadute allargate, magari con un apposito incontro dedicato, aperto anche al nostro Coordinamento.

Il presidente della Provincia ha ascoltato con attenzione i nostri ragionamenti, dimostrando sensibilità in proposito, anche se a ciò non è seguito il fatto di prendere impegni definiti rispetto al percorso da noi indicato. Anche per questo, da parte nostra, non mancheremo di continuare quest’interlocuzione, con l’intenzione di verificare che le proposte da noi avanzate possano procedere.

 

Poi, nella giornata di ieri, si è prodotto un passaggio importante rispetto a cosa succederà in futuro per gli impianti di biogas/biometano nel territorio ferrarese. Infatti, con la discussione in Consiglio comunale, è stato approvato il Pug ( Piano Urbanistico Generale) relativo al Comune di Ferrara.

Nel corso di tale dibattito, la consigliera Anna Zonari ha presentato un emendamento per inserire nel Pug la prescrizione di rispettare le distanze dalle case e dagli edifici storici per la realizzazione degli impianti di biogas/biometano, che erano presenti nel precedente Regolamento Edilizio del Comune di Ferrara, ora decaduto con l’approvazione del nuovo Pug.

Incredibilmente, la maggioranza che amministra il Comune ha bocciato tale emendamento: lo diciamo in questo modo perché la stessa maggioranza, assieme all’opposizione, aveva votato non più tardi di 10 giorni fa la propria contrarietà al permesso a costruire relativo all’impianto di Gaibanella, proprio utilizzando la norma sulle distanze sopra evidenziata.

Si è così persa un’occasione importante per fissare un orientamento valido per un lungo periodo di tempo, in grado di delineare una vera strategia per questo tipo di interventi nelle aree agricole.

Giudichiamo molto grave questa scelta, che conferma tutte le ambiguità dell’Amministrazione comunale di Ferrara nei confronti della realizzazione degli impianti di biogas/biometano, e riteniamo che si debba rimediare a questo clamoroso errore mettendo le prescrizioni sulle distanze nel futuro Regolamento Edilizio, da definire in termini di attuazione del Pug.

In ogni caso, per quanto ci riguarda, continueremo con determinazione la nostra battaglia per evitare l’insediamento degli impianti di biogas/biometano che, per come sono concepiti, sono insostenibili dal punto di vista ambientale e della salute dei cittadini, non possono essere visti come energia rinnovabile a tutti gli effetti e si reggono unicamente grazie ai lauti incentivi previsti dal Pnrr.

Coordinamento provinciale no biogas/no biometano e Rete Giustizia Climatica Ferrara

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