Attualità
13 Dicembre 2024
A Palazzo Madama (Torino) suggellata l’intesa, promossa da Adbpo, per un coordinamento di obiettivi e attività condivise tra Monviso, CollinaPo, Ticino Val Grande Verbano, PoGrande e Delta Po

“Le Vie dell’Acqua”, sinergia tra le 5 Biosfere Mab Unesco: azioni comuni per lo sviluppo sostenibile dei territori

di Redazione | 4 min

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Approfondire il ruolo delle Riserve MaB Unesco nei contesti fluviali, attraverso le specifiche che regolano il rapporto tra i fiumi e i centri urbani, ponendo tra loro in dialogo Torino, Roma e Saragozza, tre delle più rilevanti città d’acqua d’Europa; e dare rilievo alla sinergica intesa tra le cinque Riserve della Biosfera lungo l’asta del Po.

Grazie al lancio delle prime iniziative concrete comuni su cui Monviso, CollinaPo, Ticino Val Grande Verbano, PoGrande e Delta Po lavoreranno insieme, come emerso dalla tavola rotonda condotta sui temi legati al futuro delle aree rivierasche: sono i rilevanti esiti emersi da “Le Vie dell’Acqua”, convegno internazionale tenutosi a Palazzo Madama, organizzato dall’Ufficio Regionale per la Scienza e la Cultura in Europa dell’Unesco insieme alla Riserva della Biosfera di PoGrande e con la preziosa collaborazione di Fondazione Torino Musei e Città di Torino, in cui è stata concretamente suggellata l’intesa, promossa lo scorso aprile da Adbpo-Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, per un coordinamento delle attività tra le Biosfere MaB Unesco lungo il corso del fiume più lungo d’Italia. Il convegno è stato il climax all’interno di una tre-giorni, dal 10 al 12 dicembre, che ha visto Torino ospitare “Sinergie tra le Riserve della Biosfera Unesco lungo i fiumi dell’area See”, workshop che ha riunito esperti regionali sulla gestione integrata dei bacini fluviali, che ha visto esperti di acque e bacini fluviali, gestori dei siti delle riserve della biosfera e rappresentanti dei comitati nazionali MaB di tutta l’Europa sudorientale riunirsi insieme per creare sinergie e scambiare conoscenze tra la rete delle riserve della biosfera nella regione.

La città di Torino e, in particolar modo, la splendida cornice di Palazzo Madama, non sono state scelte casuali: proprio qui infatti è allestita, fino al prossimo 13 gennaio, la mostra “Change! Ieri, oggi, domani: il Po”, promossa dalla Fondazione Torino Musei con la collaborazione dell’Adbpo e che trasporta i visitatori in un viaggio climatico, grazie a diversi strumenti e linguaggi narrativi, che si snoda nel tempo e nella storia del Grande Fiume per concludersi con il pannello di 4 metri illustrato dall’artista Jacopo Rosati, dal titolo “Il racconto del Po”, che rappresenta l’unione delle Riserve Mab Unesco site lungo l’asta fluviale. Numerosi gli interventi all’interno del Convegno che, dopo i saluti istituzionali, si è aperto con “I fiumi e le città. Progetti e sguardi al futuro. Dialogo tra Torino, Roma e Saragozza”, sessione organizzata dall’assessorato alla Cura della città, Verde pubblico e fiumi della Città di Torino e moderata da Carmine Festa, caporedattore del Corriere della Sera di Torino, che ha visto relatori gli assessori Sabrina Alfonsi (Agricoltura, ambiente e ciclo rifiuti, Roma Capitale), Tatiana Gaudes (Ambiente, Città di Saragozza) e il padrone di casa Francesco Tresso, che ha dichiarato: “Il confronto tra tre città legate da un rapporto profondo con i loro corsi d’acqua è stata un’opportunità preziosa per condividere progetti e strategie che valorizzano i fiumi come risorsa fondamentale di sviluppo. Al tempo stesso abbiamo riflettuto sulle sfide che essi pongono per il futuro, dimostrando quanto sia importante integrarli nelle politiche urbane con uno sguardo innovativo, sostenibile e attento ai cambiamenti climatici in corso”.

A seguire la sessione “Le vie dell’acqua. Il caso delle Riserve Mab Unesco del Po”, in cui è stata illustrata la mostra “Change! Ieri, oggi, domani: il Po” grazie al direttore di Palazzo Madama Giovanni Carlo Federico Villa; è stato illustrato “Il modello Po: l’intesa tra le Riserve Mab Unesco lungo il fiume e le prime azioni comuni per lo sviluppo sostenibile da Alessandro Bratti, segretario Generale Adbpo; e sono intervenuti i rappresentanti delle Riserve della Biosfera del Po: Monviso, CollinaPo, Ticino Val Grande Verbano, Po Grande, Delta Po. A chiudere la giornata la Tavola rotonda, moderata da Philippe Pypaert, esperto reti Unesco, dal titolo “Quale futuro per i territori rivieraschi del Po?” nella quale si sono confrontati Antonio Maturani, direttore generale per il patrimonio naturalistico Pna del Mase; Samuel Partey, capo unità dell’Ufficio regionale dell’Unesco per la scienza e la cultura in Europa; e Alessandro Bratti, che ha sottolineato: “I cambiamenti climatici ci pongono ormai di fronte a sfide comuni che ci riguardano tutti da vicino. Basti pensare ai temi dell’inondazione delle aree fluviali e degli edifici civili e culturali nelle vicinanze; o all’inquinamento delle acque che, come Autorità, abbiamo recentemente affrontato con Manta River Project 2. E ancora: il delicato tema del deterioramento morfologico dei letti dei fiumi o quello drammatico della perdita di biodiversità. Per tutte queste ragioni le riserve della biosfera lungo i fiumi – ha concluso il Segretario Generale dell’Adbpo – possono contribuire significativamente, ripristinando gli ecosistemi acquatici, la gestione integrata delle risorse idriche nei territori e il perseguimento dello sviluppo sostenibile”.

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