Occhiobello. Terzo evento in un programma di ‘disseminazione’ per la condivisione di esperienze e buone pratiche di approccio al digitale.
Il Comune di Occhiobello ha ospitato, il 10 dicembre in sala consiliare, un corso per dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ma aperto anche al mondo dell’associazionismo, su accessibilità, usabilità e tecnologie assistive.
“L’obiettivo rimane facilitare il cittadino, soprattutto se non ha dimestichezza col digitale – ha detto l’assessore all’Innovazione amministrativa Marcello Cauduro -, verso l’uso e una sempre maggiore confidenza con i servizi pubblici per i quali è in corso un processo di trasformazione e semplificazione a tutti i livelli. Le persone devono, quindi, essere messe nelle condizioni di comprendere, usare e accedere a ciò di cui hanno bisogno”.
Come ha spiegato Nicolò Gennaro, direttore del Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo, su dieci persone oltre i 64 anni, otto di queste non hanno nessuna competenza digitale e, nell’associazionismo, la maggior parte dei presidenti sono uomini con scarse competenze digitali.
Fabrizio Caccavello, esperto di accessibilità ha parlato di semantica rispetto ai siti e ai servizi pubblici digitali, cioè della necessità che gli utenti comprendano il contenuto e si possano orientare tra le pagine di un sito.
Sono intervenuti anche Mario Nobile, direttore AgID, Gabriele Marino, coordinatore regionale e nazionale del Gruppo Giovani, Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti, Consiglio Regionale Veneto e Maria Greco, presidente di Barbara Soccorso.
Il corso è stato realizzato nell’ambito della misura 1.4.2 Pnrr – Citizen inclusion della Regione Veneto.
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