Cento. Il Comitato “Cittadini in Soccorso al Pronto Soccorso di Cento” non ci sta e risponde duramente alle precisazioni fornite dall’Azienda Usl in merito al Piano Triennale dei fabbisogni di personale 2024-2026. Con un comunicato che denuncia il trattamento riservato all’ospedale di Cento, il gruppo civico accusa l’Azienda di ignorare le necessità del territorio, con l’indifferenza di una politica che, a loro avviso, è complice di questa situazione.
“Dedichiamo poche righe per commentare le precisazioni dell’Azienda Usl – scrivono i membri del Comitato – perché ci siamo stancati di essere presi in giro da un’Azienda che evidentemente si sente libera di farlo nei nostri confronti e nei confronti di migliaia di cittadini”. Il tono del comunicato è deciso e deluso, un grido di allarme per una sanità che, secondo il Comitato, sta vedendo depotenziamenti e riduzioni senza una reale risposta alle problematiche del territorio centese.
Una delle principali questioni sollevate riguarda il futuro del personale ostetrico. Dopo la chiusura del Punto nascite a Cento, il Comitato aveva chiesto se, nell’ambito del “Sviluppo progettazione Ostetrica di comunità”, alcune delle sei ostetriche previste dal Piano Triennale sarebbero state destinate a rafforzare il personale del SS. Annunziata. La risposta dell’Ausl è stata chiara: “Non è previsto alcuno spostamento o modifica di mansioni per le tre ostetriche attualmente impegnate nell’area centese”.
Un altro nodo riguarda la carenza di chiarezza sul piano di assunzioni per il personale sanitario. Nonostante le richieste di dettagli su quanti professionisti sarebbero stati destinati al territorio centese, la risposta dell’Azienda secondo il Comitato è stata evasiva: “Il Piano assunzioni non va a delineare il personale specifico per ogni singola struttura ospedaliera”. Il Comitato sottolinea, però, che il Piano, in altre aree, prevede indicazioni più precise, come nel caso dei Cau di Comacchio, Bondeno e Vigarano Mainarda.
Infine, la questione dei posti letto. Il Comitato ha chiesto che venga ripristinato il numero di letti eliminati al reparto di Medicina. La risposta dell’Ausl non si è fatta attendere: i posti letti sono stati riattivati nel reparto di Lungodegenza. Ma, per il Comitato, questa giustificazione è inaccettabile: “Come se fossero comparabili le due cose”, scrivono.
“Ci fermiamo qui, sconsolati per quanto avviene a danno di tutti noi che abitiamo nel territorio centese”, conclude il comunicato. “Sconsolati ma ancor più determinati a denunciare pubblicamente i depotenziamenti in atto all’Ospedale di Cento, perché sono i cittadini a chiedercelo e solo a loro noi facciamo riferimento”.
Con queste parole, il Comitato lancia un ulteriore appello, non solo contro la gestione sanitaria, ma anche contro il silenzio della politica e degli amministratori locali che, secondo loro, non stanno facendo abbastanza per difendere l’ospedale e i diritti dei cittadini del territorio centese.
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