Pd. “Grandi potenzialità ma non sempre giochiamo assieme”
Il segretario dem Nicola Minarelli parla alla direzione provinciale del Pd analizzando il voto di novembre con al fianco il segretario regionale Luigi Tosiani
Il segretario dem Nicola Minarelli parla alla direzione provinciale del Pd analizzando il voto di novembre con al fianco il segretario regionale Luigi Tosiani
L'intervento del Coordinamento provinciale comitati No biogas/biometano e della Rete per la Giustizia Climatica: "Riteniamo che tale decisione sia molto grave, nel senso che non tiene conto delle questioni sollevate dai cittadini di Gaibanella"
Dal 20 gennaio l'ufficio postale di via Bentivoglio, nel cuore del quartiere popolare Barco a Ferrara, cesserà ogni attività. Il consigliere Davide Nanni (Pd) ha presentato in proposito un'interpellanza per chiedere chiarimenti alla giunta
I capigruppo di maggioranza chiedono alla Giunta regionale di svolgere un'informativa in aula insieme al nuovo commissario straordinario alla ricostruzione, Fabrizio Curcio
Lodi ha accusato un forte indolenzimento a parte del volto e del braccio destro. Il timore che potesse trattarsi di un ictus è stato purtroppo confermato una volta giunto al pronto soccorso ed essersi sottoposto agli esami, espletati con la massima urgenza
Forum Ferrara Partecipata organizzerà martedì 10 dicembre dalle 14.30 alle 15 un flash mob davanti allo scalone del palazzo Municipale ed entrerà ad assistere ai lavori del Consiglio comunale in cui verrà discusso il nuovo Piano Urbanistico Generale (Pug).
Vogliamo una città non privatizzata, libera dal traffico e dal cemento, per la tutela dei beni comuni. Chiediamo che le nostre osservazioni al Piano Urbanistico vengano discusse e accolte dal Consiglio comunale.
Un Piano Urbanistico dovrebbe delineare la visione della città futura e definire con chiarezza lo sviluppo della città per i prossimi anni individuando le regole per la effettiva realizzazione delle linee strategiche individuate: così non è.
Il Piano Urbanistico non disegna concretamente la città futura e non garantisce la prevalenza dell’interesse pubblico
Lo strumento di pianificazione che il Comune di Ferrara ha predisposto si fonda su tre capisaldi: “la rigenerazione della città, la riduzione del consumo di suolo, il miglioramento della qualità urbana ed ecologico-ambientale di città e frazioni”: si tratta indubbiamente di linee guida giuste e condivisibili, il problema è che rischiano, in assenza di indicazioni precise, di restare mere enunciazioni di buone intenzioni.
Le scelte strategiche di rinnovamento sostenibile del territorio rischiano di restare pure affermazioni di principio.
Troppo vaghe sono le indicazioni vincolanti per ridurre i rischi ambientali legati ai cambiamenti climatici, contrastare gli allagamenti, ridurre le isole di calore.
Manca una visione strategica complessiva della mobilità urbana, che costituisce uno degli aspetti strutturali di una pianificazione orientata verso la transizione ecologica.
Manca un piano di edilizia sociale, tema fondamentale nella nostra città.
Mancano regole stringenti che supportino la negoziazione pubblico-privato e che definiscano concretamente i criteri di priorità, i requisiti minimi e i limiti in base ai quali valutare la rispondenza all’interesse pubblico degli “Accordi Operativi”, strumento su cui fondamentalmente si baserà la rigenerazione del territorio urbanizzato ma anche la nuova urbanizzazione.
Forti sono dunque i rischi che la pubblica utilità venga subordinata a logiche privatistiche e che gli aspetti economici prevalgano sugli aspetti ambientali e paesaggistici, lasciando mano libera ai privati.
E’ mancata la partecipazione dei cittadini
Per legge ciascuna fase dell’iter di definizione del Pug deve essere accompagnata da un percorso di partecipazione che coinvolga la cittadinanza. Nel documento di visione del Piano è scritto che “ogni proposta vedrà tutti coinvolti nel processo decisionale, soggetti istituzionali ed economici del territorio e cittadinanza”: ma ormai, alla conclusione del processo di elaborazione del piano, possiamo dire con certezza che la cittadinanza non è stata coinvolta, infatti nei quasi tre anni del percorso gli incontri aperti alla cittadinanza sono stati solo due.
Non solo, i cittadini sono stati invitati a presentare formali osservazioni, ma non sono stati invitati a un contraddittorio con l’Amministrazione nei casi in cui le loro osservazioni siano state considerate non accoglibili o parzialmente accoglibili.
Anche il Forum Ferrara Partecipata e altre associazioni ambientaliste non sono state invitate a un contraddittorio: per questo abbiamo inviato a tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza, le nostre controdeduzioni affinché si facessero portavoce delle nostre osservazioni relative a Parco.
Forum Ferrara Partecipata
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