Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere confermata con l’accusa di tentato omicidio per il 42enne incensurato di nazionalità marocchina che, sabato (30 novembre) pomeriggio, attorno alle 15, ha accoltellato alla gola un suo connazionale di 46 anni con un cutter.

La decisione del gip Silvia Marini è arrivata durante la mattinata di martedì 3 dicembre, dopo un interrogatorio di garanzia durato circa un’ora, in cui l’uomo – difeso dall’avvocato Federico Orlandini – si è giustificato, fornendo la propria versione dei fatti.

A mettergli le manette ai polsi erano stati i carabinieri.

Poco prima il 42enne si era reso protagonista di una scena estremamente cruenta in pieno centro storico e in pieno giorno. Erano le 15.30 quando alcuni passanti avevano notato un uomo ferito in via Cavedone che cercava da fuori di bloccare l’uscita di casa sua tirando la porta verso di sé.

All’interno un amico con cui stava pranzando ma che, poco prima, mentre stava cucinando, lo aveva colpito alla gola, sorprendendolo alle spalle con un cutter.

Sanguinante, l’aggredito, un uomo di 46 anni di nazionalità marocchina, aveva chiesto aiuto ai vicini, gridando. Subito sul posto si erano recati l’ambulanza e i carabinieri, chiamati dai passanti, mentre i vicini di casa erano sono scesi in strada per aiutare il ferito.

I due si sarebbero incontrati poco prima di pranzo in un bar per poi trasferirsi nell’abitazione del 46enne per pranzare. Ancora non si conoscono i motivi che possano aver spinto l’amico a colpirlo, procurando fortunatamente ferite non troppo gravi ma una grande perdita di sangue.

Dopo le medicazioni sul posto l’ambulanza aveva trasferito il ferito all’ospedale Sant’Anna di Cona non in pericolo di vita.

Il 46enne, dopo aver inizialmente tentato di bloccare la porta della sua abitazione, si era spostato verso via Carmelino dove aveva chiesto a dei passanti di chiamare i soccorsi. Nel frattempo l’amico era riuscito a uscire dalla casa notato dagli stessi passanti che avevano chiamato il 118 e i carabinieri.

Per questo fatto, tenute in considerazione le caratteristiche della ferita inferta e la collocazione della stessa sulla gola della vittima, la Procura di Ferrara ha deciso di procedere per l’ipotesi di tentato omicidio.

L’uomo, al termine delle formalità di rito, era stato poi portato in carcere a Ferrara come disposto dal pm di turno Barbara Cavallo, dove – dopo l’udienza di convalida di ieri – resterà. “Valuteremo quanto scritto nell’ordinanza – è il commento dell’avvocato difensore Federico Orlandini – e poi decideremo se impugnarla o meno“.