di Emanuele Gessi
La sperimentazione dell’allarme pubblico IT-Alert per le emergenze è stata programmata a Ferrara per il 3 dicembre. Tra le ore 12 e le ore 13, infatti, verrà inviato un messaggio a tutti i telefoni cellulari che si trovano o transitano entro i 3 km di distanza dal Polo chimico cittadino. La sperimentazione sul comune di Ferrara si colloca nell’ambito di diversi test in corso su tutto il territorio nazionale.
Tra gli obiettivi quello di rendere consapevole la cittadinanza dell’esistenza di questo strumento di comunicazione e del suo funzionamento. La procedura sarà coordinata dal Dipartimento nazionale della Protezione civile in stretto raccordo con l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, la Prefettura e il comune di Ferrara.
Per interrompere la riproduzione del suono di allarme del messaggio, il cui volume sarà impostato per essere ben udibile, bisognerà toccare lo schermo del proprio dispositivo e leggere l’avviso. Il testo diramato sarà il seguente: “TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.
La stima della popolazione coinvolta è di 52mila persone, ma la cifra potrebbe venir superata in virtù dell’over-shooting, vale a dire di quel fenomeno per cui i messaggi vengono ricevuti anche oltre l’area interessata, per via della estensione maggiore delle celle telefoniche. Avvisate tutte le istituzioni territoriali e non solo, con la consapevolezza che a venire informate saranno anche le persone in transito, durante la fascia oraria compresa tra le 12 e le 13, in autostrada e ferrovia.
Il sistema di allarme pubblico IT-Alert integra le altre forme di comunicazione già previste da Comune e Regione, senza in alcun modo sostituirle. Lo strumento permette di divulgare dei messaggi utili in caso di alcune tipologie di emergenza, quali: incidenti in stabilimenti a rischio, collasso di grandi dighe, attività vulcanica, incidenti nucleari o emergenze radiologiche.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito governativo di IT-Alert.
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