Copparo. “Con grave imbarazzo, anche questa sera stiamo continuando a celebrare il consiglio comunale di Copparo online”. Enrico Bassi, capogruppo Pd in consiglio comunale a Copparo, inizia con queste parole a commentare l’ultimo consiglio svolto online nella serata del 28 novembre.
“Il Covid non c’é più – prosegue -, da anni tutti sono tornati in presenza, ma qui no. Siamo ridotti dietro a uno schermo perché persone che si sono fatte eleggere, sottolineo eleggere, per fare i consiglieri comunali (di centrodestra) non se la sentono di alzarsi dal divano. La cosa potrebbe essere un po’ comica, ma non lo é, perché é svilente. Soprattutto se pensiamo che viviamo in un territorio che ha gravissimi problemi occupazionali, sociali ed economici rispetto agli altri”.
A stretto giro arriva la risposta del consigliere di Fratelli d’Italia Roberto Mantovani: “Cari cittadini, senza polemizzare come spesso si arriva a fare, volevo informarvi che è vero ed è giusto che venga fatto in sede comunale il consiglio ma quando capita, come ieri sera, di valutare pochi punti si cerca di evitare il dispendio di soldi pubblici come é stato detto. Per chi non lo sapesse il costo per una riunione comunale va oltre 500€ contando luce e riscaldamento vengono impegnati anche un paio di messi che giustamente vengono pagati quindi per mezz’ora di consiglio si è ritenuto farla online, tutto qua. Vi invito ad informarvi prima di credere a tutto ciò che viene detto e scritto grazie”.
“Increduli” per queste dichiarazioni di Mantovani sono invece i consiglieri dem copparesi anche perché definiscono “la pratica di continuare a fare i consigli comunali di Copparo online. Una cosa che non ha eguali nel panorama provinciale”.
“Scopriamo – fanno sapere – che secondo chi dirige la maggioranza al governo, il risparmio di una manciata di euro di luce e riscaldamento, giustificherebbero quella che é, a tutti gli effetti, una compressione grave e vergognosa dei diritti dei consiglieri di svolgere normalmente il proprio lavoro”.
I dem fanno notare che il costo è basso ma soprattutto che i punti trattati erano di particolare importanza: “Forse il collega era assorto o non ha compreso il contenuto di ciò che votava. Infatti tra i ‘pochi punti’ che cita, é stato votato l’ultimo assestamento generale al bilancio: dicasi circa mezzo milione di euro di delibera. Sottolineiamo, mezzo milione”.
“Apprendiamo dunque – concludono – con sincero rammarico che secondo la maggioranza il consiglio comunale non vale neanche una manciata di euro di bolletta di luce e gas”.
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