Negli ultimi anni, il sistema sanitario di Ferrara ha subito un progressivo deterioramento, culminato in una crisi senza precedenti senza che l’attuale amministrazione abbia messo in atto tutto ciò che è di sua competenza per migliorare la situazione. I cittadini, pur contribuendo con le loro tasse al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), si trovano a dover affrontare liste d’attesa interminabili e una crescente privatizzazione dei servizi, che minano i principi di universalità ed equità su cui è fondato il nostro sistema sanitario.
Le liste d’attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici a Ferrara sono ormai insostenibili. Secondo dati recenti, i tempi di attesa per alcune prestazioni superano i sei/otto mesi, rendendo difficile l’accesso tempestivo alle cure necessarie. Nonostante l’adozione di piani per il contenimento dei tempi d’attesa, come quello approvato dall’Azienda USL di Ferrara nel giugno 2024, i risultati stentano ad arrivare, lasciando i cittadini in balia di un sistema inefficiente.
La situazione critica si estende anche ai Pronto Soccorso della provincia. Nel febbraio 2023, il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cona ha registrato oltre 300 accessi in soli tre giorni, con 47 codici rossi, causando attese prolungate anche per i pazienti meno gravi. Nonostante gli sforzi dichiarati per migliorare l’efficienza, i cittadini continuano a subire disagi inaccettabili in situazioni di emergenza.
Parallelamente all’allungamento delle liste d’attesa, si assiste a una crescente privatizzazione dei servizi sanitari. L’Azienda USL di Ferrara ha infatti confermato l’acquisto di prestazioni da privati per sopperire alle carenze del sistema pubblico. Questa tendenza solleva preoccupazioni riguardo alla sostenibilità del SSN e alla garanzia di un accesso equo alle cure per tutti i cittadini. I ferraresi si trovano costretti a rivolgersi a strutture private, spesso a pagamento, per ottenere le cure necessarie in tempi ragionevoli. Questo paradosso evidenzia una grave inefficienza nella gestione delle risorse pubbliche e una mancata tutela del diritto alla salute sancito dalla Costituzione.
È inaccettabile che nel 2024 i cittadini di Ferrara debbano affrontare tali disservizi nel settore sanitario. È urgente che l’amministrazione prenda provvedimenti concreti per ridurre le liste d’attesa, garantire un accesso equo alle cure e fermare la privatizzazione del sistema sanitario. Solo così si potrà ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e garantire il diritto alla salute per tutti.
Con l’elezione di Michele de Pascale a presidente della Regione Emilia-Romagna, si dovrà aprire una nuova fase per la sanità regionale. De Pascale ha dichiarato che la sanità sarà la “priorità numero uno” del suo mandato, impegnandosi a promuovere una sanità pubblica, equa e solidale. Questo impegno offre una prospettiva di speranza per i cittadini di Ferrara, che attendono con fiducia interventi concreti per migliorare l’accesso alle cure e la qualità dei servizi sanitari nella loro provincia.
Pitar Karamashev