Comacchio
27 Novembre 2024
A un imprenditore comacchiese diedero una valigetta con 13 milioni di euro falsi. Il pm chiede condanne fino a tre anni e mezzo

Porto turistico: “La vera condanna sarà il risarcimento dei danni”

di Pietro Perelli | 3 min

Leggi anche

Adamant, al via i playoff: ai quarti c’è Oderzo

Finalmente si entra nel momento più vivo, bello e difficile della stagione. Dopo un lunghissimo campionato, che ha portato l’Adamant al secondo posto nel Play-in Gold, i ragazzi di coach Benedetto iniziano il loro percorso nei playoff: domenica alle 18:00 arriva alla Bondi Arena Oderzo per Gara 1 dei quarti di finale

Maltempo, torna la pioggia. Allerta gialla per temporali

Dopo le giornate di sole e caldo, torna nuovamente la pioggia in provincia di Ferrara. La Protezione Civile dell'Emilia-Romagna ha infatti emanato un'allerta gialla per temporali valida dalla mezzanotte di domenica 4 a quella di lunedì 5 maggio per tutto il territorio ferrarese

Si stancano lungo il sentiero, soccorsi due escursionisti ferraresi

È quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 2 maggio nelle vicinanze di Molveno, in provincia di Trento, dove due giovani escursionisti ferraresi di 22 e 25 anni - che erano in compagnia del loro cane - sono stati soccorsi mentre stavano camminando lungo il sentiero 612 in località Casina Crona

Porto Garibaldi. Si finsero intermediari per conto del Vaticano e promisero di far arrivare una cifra monstre di 250 milioni di euro per finanziare il porto turistico di Porto Garibaldi. Per la presunta truffa nei confronti di due imprenditori edili del comacchiese il pm che ha coordinato le indagini, Ciro Albero Savino, ha chiesto una condanna di 3 anni e 6 mesi e 1200 euro di multa per il settantenne romano Lucio Cersaroni e il 47enne originario di Palermo ma, all’epoca dei fatti, residente a Voghiera Marco Stracuzzi.

La richiesta per il 78enne romano Domenico Bufacchi è invece di 2 anni e 10 mesi oltre a mille euro di multa. “La pena definitiva che mi appresto a chiedere, sicuramente esemplare – dice però il pm -, non è forse il vero fulcro e la vera condanna; forse la vera condanna, essendo il processo vicino alla prescrizione, sarà il risarcimento dei danni“.

Non cadrà infatti in prescrizione la richiesta danni fatta dalla parte civile tramite l’avvocata Martina Beltrame che chiede il risarcimento di 100mila euro oltre a 20mila euro a ciascuna delle parti civili. Beltrame lascia al giudice la valutazione sulla provvisionale mentre chiede che vengano coperti i costi processuali.

Per Cesaroni e Bufacchi gli avvocati difensori chiedono l’estinzione del reato per intercorsa prescrizione oltre all’incompetenza territoriale del Tribunale di Ferrara. Chiedono inoltre la assoluzione per la truffa in quanto – a loro modo di vedere – il fatto non sussiste e, in subordine, la riqualificazione del reato in tentata truffa. Infine chiedono che venga applicato il minimo della pena mentre il pm Savino, partendo dalla pena base di 2 anni e 600€ di multa aveva chiesto, al temine della sua requisitoria, considerando le aggravanti, pene più alte. Assenti invece per la loro arringa i difensori di Stracuzzi.

La presunta truffa sarebbe stata orchestrata dai tre tra il 2016 e il 2017 e a porle fine furono i carabinieri della stazione di Lido degli Estensi le cui indagini furono affidate alla direzione di Savino. Cesaroni, Bufacchi e Stracuzzi, sapendo dell’interesse dei due imprenditori verso investitori per il porto turistico, presumibilmente si finsero intermediari per il Vaticano e promisero grosse cifre in cambio della commissione.

Diversi gli incontri che intercorsero tra le parti fin dall’agosto del 2016 quando Stracuzzi avrebbe incontrato gli imprenditori comacchiesi e lanciato l’amo. Nel settembre dello stesso anno almeno altri due appuntamenti, uno in un autogrill a Roma e un altro, il 20 settembre, davanti a una banca romana dove avrebbe dovuto avvenire l’incontro con un cardinale mai arrivato e la conferma dei bonifici. Nello stesso momento a San Giuseppe di Comacchio la consegna a Lucio Cesaroni (che si faceva chiamare Lucio Celsi) della commissione da 100mila euro mentre a Roma viene messa nelle mani dell’imprenditore comacchiese una valigetta con 13 milioni di euro falsi. “Io – disse testimoniando uno degli imprenditori – non sapevo che quel giorno ci dovevano dare dei soldi. Sapevo solo che doveva arrivare quel cardinale”.

Dall’analisi dei tabulati telefonici, secondo quanto sostenuto nella requisitoria dal pm Savino, l’evidenza che il 20 settembre durante lo scambio le parti erano in contatto “perché la valigia con i soldi veri doveva essere consegnata prima” che a Roma si accorgessero che erano stati consegnati soldi falsi. Le analisi dei tabulati confermerebbero anche gli incontri immediatamente successivi tra Stracuzzi e Cesarori affinché il primo ricevesse la propria parte. Da qui la richiesta di condanna per truffa.

L’udienza viene rinviata al 19 dicembre, sempre davanti alla giudice Sandra Lepore, per l’arringa dei difensori di Stracuzzi.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com