Amichevole pre-playout. Tris Triestina sulla Spal
È finita con una sconfitta l'amichevole pre-playout che - nel pomeriggio di sabato 3 maggio - la Spal ha giocato contro la Triestina in un Paolo Mazza a porte chiuse
È finita con una sconfitta l'amichevole pre-playout che - nel pomeriggio di sabato 3 maggio - la Spal ha giocato contro la Triestina in un Paolo Mazza a porte chiuse
Finalmente si entra nel momento più vivo, bello e difficile della stagione. Dopo un lunghissimo campionato, che ha portato l’Adamant al secondo posto nel Play-in Gold, i ragazzi di coach Benedetto iniziano il loro percorso nei playoff: domenica alle 18:00 arriva alla Bondi Arena Oderzo per Gara 1 dei quarti di finale
Dopo le giornate di sole e caldo, torna nuovamente la pioggia in provincia di Ferrara. La Protezione Civile dell'Emilia-Romagna ha infatti emanato un'allerta gialla per temporali valida dalla mezzanotte di domenica 4 a quella di lunedì 5 maggio per tutto il territorio ferrarese
È quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 2 maggio nelle vicinanze di Molveno, in provincia di Trento, dove due giovani escursionisti ferraresi di 22 e 25 anni - che erano in compagnia del loro cane - sono stati soccorsi mentre stavano camminando lungo il sentiero 612 in località Casina Crona
Il sole torna a baciare il 1°maggio Ferrara Inline di Piazza Ariostea, la classicissima del pattinaggio corsa che ogni anno trasforma l’anello al centro del Patrimonio Unesco ferrarese nella Scala di questo sport
Un anno e otto mesi e 2mila euro di multa per Giuseppe Tassi (ex amministratore unico di Tassi Group) , 2 anni e 2mila euro per Lorenzo Travagli (progettista e direttore dei lavori), 1 anno e 8 mesi e 2.000 euro per Domenico Di Puorto (amministratore delegato Piemme Group) e 3 anni e 2mila euro per Adelino Sebastianutti (legale rappresentante Gielle). Sono le richieste che la pm Barbara Cavallo ha avanzato durante la sua requisitoria davanti al giudice Marco Peraro per quello che è comunemente riconosciuto come il “processo stadio”. A queste va ad aggiungersi, oltre al risarcimento danni da stabilire, la richiesta che ha fatto la Spal come parte civile attraverso i propri legali: si parla di una provvisionale da 1.086.622 €. Per Fabrizio Chiogna, ingegnere collaudatore, la richiesta è invece di assoluzione perché il fatto non costituisce reato.
La requisitoria della pubblica accusa e quella della parte civile si sono tenute ieri mattina (25 novembre). Al centro del processo ci sono le presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell’impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato a seguito della permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019. Difformità per le quali i quattro imputati per cui la procura chiede la condanna devono rispondere di frode nelle pubbliche forniture.
Barbara Cavallo, fin dal principio della requisitoria durata oltre un’ora, ha annunciato infatti che non avrebbe chiesto la condanna per tutti gli imputati. Il magistrato ha concentrato parte della sua discussione sull’utilità pubblica dello stadio che rimane di proprietà comunale e, quindi di proprietà – e utilità – pubblica. Da qui deriva la fattispecie contestata ex art.356 del codice penale: la frode nelle pubbliche forniture.
Le difese, nel corso del dibattimento, avevano cercato di dimostrare invece che l’accordo tra la società sportiva e la Tassi Group avesse unicamente natura privatistica. Ma, ribatte ora la procura, “come chiaramente evidenziato dal contratto stipulato dalla Spal con il Comune di Ferrara” e “la fattispecie contestata non si riferisce solamente a un contratto con un ente pubblico ma anche con un’impresa che elargisce servizi di pubblici o di pubblica utilità”.
Cavallo ritiene che ciò che ha mosso gli imputati nel portare avanti condotte che ritiene illecite sia stato quello di realizzare i lavori in tempo di record per poter consentire alla Spal di avere lo stadio pronto per la stagione calcistica. Tutti i dissapori intercorsi tra gli imputati legati alla fase esecutiva dei lavori sarebbero nati da questa fretta.
Soddisfatto Vincenzo Bellitti, avvocato del collaudatore Fabrizio Chiogna, che ringrazia la Pm Barbara Cavallo per “aver recepito ciò che è stato espresso nel dibattito”.
Le difese parleranno il 2 dicembre mentre la sentenza è attesa per il 9 dopo eventuali repliche.
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