Il nuovo Codice della Strada deve ancora entrare in vigore ma fa già discutere gli italiani. Dopo il voto finale in Parlamento, in attesa dei decreti attuativi, non cessano le polemiche sui nodi più controversi della riforma del governo Meloni: l’attendibilità dei test salivali anti droga, le nuove procedure di autorizzazione per autovelox e “zone 30” urbane, la stretta sulla “mobilità dolce”, ovvero biciclette e monopattini elettrici.
Quest’ultimo capitolo ha destato molta preoccupazione sul mercato dello sharing.
Servizi di sharing mobility che a Ferrara – così come sottolinea Davide Nanni, consigliere comunale del Pd – sono affidati all’azienda olandese Dott a seguito di un bando comunale indetto nel 2021 dalla prima giunta Fabbri.
Tuttavia, secondo il consigliere di minoranza, “l’uso sregolato e la sosta selvaggia dei monopattini elettrici, continua a provocare disagi a molti ferraresi: problemi nati dalla scelta, mai rivista da Comune e azienda, di organizzare un sistema di noleggio ‘free floating‘ anziché ‘station based’. Il risultato oggi – prosegue Nanni nelle sue considerazioni – è sotto gli occhi di tutti: piazzole di sosta spesso deserte e monopattini abbandonati ovunque dopo l’uso, in mezzo ai marciapiedi o a bordo strada”.
“A poco – aggiunge – sono servite le rassicurazioni e l’impegno di Dott a implementare il numero di operatori addetti al recupero dei mezzi noleggiati, sarebbe ora di attuare un radicale cambio di modello organizzativo ed elevare sanzioni immediate per l’abbandono indiscriminato dei mezzi. La riforma del Codice della Strada introduce importanti novità per i proprietari e fruitori di monopattini elettrici: l’obbligo di targa inamovibile, assicurazione Rc e, soprattutto, di casco per il conducente”.
E conclude: “Inoltre, questi mezzi non potranno più circolare nelle aree pedonali e sulle piste ciclabili ma solo su strade urbane con limite inferiore a 50 km/h. Una vera e propria rivoluzione che però rischia di rimanere su carta senza controlli efficaci da parte della polizia locale. In attesa che i nostri amministratori facciano rispettare in modo efficace le nuove norme volute dal Governo, chiederemo un confronto con Dott per studiare assieme interventi che possano migliorare la gestione del servizio e colpire direttamente i troppi abbandoni di mezzi“.
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