Politica
24 Novembre 2024
Sciolte le riserve: "In città sono molti i dossier caldi che sto portando avanti ed è giusto che rimanga a lavorare per il bene del territorio"

Il vicesindaco Balboni resta in Comune, in Regione andrà Gianella

di Redazione | 5 min

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È bastata meno di una settimana perché il vicesindaco di Ferrara Alessandro Balboni sciogliesse le riserve su quella che già in conferenza stampa era stata percepita a tutti gli effetti come una candidatura ‘di traino’ alle elezioni regionali tenutesi tra domenica e lunedì in Emilia-Romagna,  confermando la volontà di continuare ad amministrare la città nella giunta di Alan Fabbri in caso – poi confermato dai risultati del voto – di sconfitta della coalizione di centro-destra.

Di fatto è una decisione presa in questi giorni perché la mia candidatura era vincolata alla condizione di poter contribuire alla vittoria di Elena Ugolini, perciò qualora si fosse vinto avrei potuto aspirare alla carica di assessore regionale e avere così un grande impatto positivo sulla nostra provincia e sul nostro territorio” così spiega Alessandro Balboni la scelta di rinunciare al consiglio regionale, aggiungendo che “questo non si è verificato, siamo di fronte quindi a uno scenario nuovo, più cupo di quello che avevamo immaginato, quindi abbiamo dovuto fare le nostre valutazioni ex novum insieme alle altre parti della coalizione di centrodestra”.

Balboni nell’argomentare la scelta menziona sia l’incompatibilità per legge nel rivestire al contempo il ruolo di vicesindaco e di consigliere regionale, ma anche l’incompatibilità secondo lo statuto di Fratelli d’Italia che per l’appunto vieta agli iscritti al partito di ricoprire due ruoli in contemporanea essendo lui stesso anche presidente provinciale del partito.

Alle parole del vicesindaco fa eco anche il senatore Alberto Balboni, che sulla rete di voto del partito di Fratelli d’Italia a livello comunale e provinciale ci tiene a ricordare che “è stata la prima elezione che non si sovrapponeva con competizioni in cui i nostri leader erano votati direttamente, sia alle scorse europee che alle politiche era sempre stata Giorgia Meloni a candidarsi e quindi a mettere il proprio volto, quindi lo straordinario risultato ottenuto è dovuto unicamente al lavoro svolto sul territorio”.

Pur essendo molto contento del risultato in termini di preferenze raggiunto a Ferrara, sulla scelta di rinunciare al ruolo in regione Balboni ha specificato di essersi già confrontato con il sindaco di Ferrara, sul quale dice: “Il sindaco Fabbri è stato molto soddisfatto della mia scelta di rimanere vice sindaco e anzi la ritiene una scelta coerente con le aspettative”. Balboni aggiunge anche che “in tantissimi mi hanno chiesto di non allontanarmi dalla città che sto amministrando con incredibile passione e grande, soddisfazione, perché sono molti i progetti che al momento sto portando avanti, tra i più delicati parlo del petrolchimico, parlo dei 12 milioni di euro di rigenerazione urbana tramite il progetto di Atus, l’istituzione della Zona logistica semplificata (Zls), insomma sono tanti dossier caldi che ho qua in Comune su cui continuare a lavorare per il bene della città”. Conclude poi: “Quindi io penso che la scelta giusta sia quella di continuare a fare vice sindaco di Ferrara e di lasciare il posto a Fausto Gianella che sono sicuro che ci rappresenterà in maniera più che ottima”.

Sarà quindi il secondo candidato di Fratelli d’Italia per numero di preferenze nella circoscrizione di Ferrara a prendere posto come consigliere tra i banchi dell’opposizione nel prossimo consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. Gianella, che è anche presidente di una cooperativa di pescatori di vongole, con 1631 preferenze totali ha contribuito in maniera significativa al buon risultato di Fratelli d’Italia nella provincia di Ferrara, confermandosi come asso pigliatutto soprattutto nel comune di Goro dove grazie alla sua candidatura il partito di Giorgia Meloni ha sfiorato l’80%. Ma il neo-eletto consigliere regionale non ci sta nel prendersi tutto il merito del successo elettorale e commenta così: “Non è pensabile che questo successo elettorale a Goro sia solo merito mio, io mi sono semplicemente fatto da filtro tra le politiche che sono state messe in atto in un momento così critico del settore della pesca. Ringrazio il fatto di aver avuto delle persone come appunto il senatore Balboni che è in grado di indirizzarci verso delle linee che stanno dando dei frutti non importanti ma importantissimi. Ma ringrazio anche Alessandro per la fiducia e la possibilità che mi ha rinnovato, e l’onorevole Malaguti con il quale abbiamo sempre condiviso tutte le nostre battaglie e con queste battaglie siamo riusciti ad ottenere questi risultati”. Precisa che il merito che lo ha portato a ottenere la sua vittoria nel comune di Goro è quello di “aver portato la gente a vedere una politica vicina, non quella politica distante che sembra che sia un qualcosa di astratto, perché i popoli di mare sono tutti così, vedono le persone per quello che sono, se tu sei vicino, se tu li incoraggi, se tu dimostri quello che stai promettendo ti è vicino, sennò si allontana”.

Gianella nel commentare la sua campagna elettorale che lo ha visto visitare tutta la provincia ferrarese sostiene di aver fatto una politica vicino alla gente con gli stivali, perché “insieme alla mia amica Chiara Scaramagli e a Manuela Rescazzi volevo capire quali erano tutti i problemi, non soltanto quelli della pesca ma anche quelli dei piccoli imprenditori, quelli dell’agricoltore, quello dell’artigiano e diciamo che questo ha ripagato, in termini che ho avuto questa soddisfazione, naturalmente sempre legato al fatto che sia stato il mio partito a darmi questa grandissima possibilità che io sarò sempre di conoscenza e mi metterò sempre a disposizione delle persone che mi hanno dato questa possibilità”.

Incalzato su quali questioni relative al territorio che rappresenta porterà sui tavoli della regione in veste di consigliere d’opposizione Gianella ha poi aggiunto: “Sicuramente chiederò alla Regione di mantenere le promesse che ha fatto finora e che ancora non sono state mantenute, come il milione di euro di fondi sullo smaltimento del granchio blu promessi da Bonaccini quando è venuto a Goro insieme all’allora assessore al bilancio Paolo Calvano. Hanno promesso questo milione che a forza di dirlo sembrava che fossero diventati cinque o sei, però era sempre quello che alla fine non è mai arrivato e ancora adesso lo stiamo aspettando e anzi, l’attesa ha messo in grossa difficoltà il Consorzio Unitario perché abbiamo pagato noi pescatori lo smaltimento, le fatture le abbiamo pagate ma siamo in grossa difficoltà perché stiamo aspettando che appunto ci venga restituito come è stato promesso”. E infine l’affondo: “Bonaccini quando è venuto a fare le sue promesse ha fatto una cena con degli chef stellati lasciando fuori i pescatori ma coinvolgendo soltanto gli amici. E questo non è stato dimenticato, traducendosi nel nostro straordinario risultato elettorale”.

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