“È opportuno che le persone che vengono raggiunte da missive o atti di recupero crediti da parte di presunti cessionari facciano sempre svolgere le dovute verifiche del caso e tutelino i propri diritti”. Per questo Federconsumatori convoca un’assemblea martedì 26 ottobre nel salone della Camera del Lavoro in piazza Verdi 5 anche a seguito di un’ordinanza “di particolare importanza che potrebbe interessare molti cittadini”.
A spiegare di cosa si tratta sono il presidente di Federconsumatori Ferrara Roberto Zapparoli affiancato dagli avvocati Massimo Buja e Ermanno Rossi. Il tribunale di Ferrara, questo novembre, tramite ordinanza ha estinto un pignoramento di 100mila euro eseguito ai danni di una signora da parte di istituti cessionari di crediti bancari. Nel marzo di quest’anno la donna si era vista pignorare il quinto dello stipendio a causa di un vecchio mutuo che si diceva non completamente estinto.
“Non vi era – spiega però Buja – una prova inequivocabile della cessione”. Questi crediti vengono spesso venduti dalle banche a istituti cessionari in pacchetti e tocca poi a queste società rivalersi su creditori. Se però, come nel caso della signora, le società non riescono “a dimostrare la loro titolarità nel riscuotere crediti” e, come da insegnamento della Corte di Cassazione (ex art. 58 Tub), non è sufficiente avere evidenza dell’acquisizione mentre serve dimostrare anche la titolarità alla riscossione del credito, si può ottenere l’estinzione.
Si tratta di crediti che vengono ceduti da una società all’altra, spesso più volte, e i debitori fanno fatica anche a risalire al debito originario che può risalire a molto indietro nel tempo. Da qui l’ordinanza del tribunale di Ferrara che estingue il debito, sul solco di ciò che è avvenuto in altri tribunali italiani.
In una situazione di aumento complessivo dell’indebitamento molto consistente l’assemblea del prossimo martedì potrebbe essere interessante anche per ditte individuali e piccole imprese.
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