Politica
20 Novembre 2024
Pd primo partito per distacco mentre sul territorio comunale la vittoria del centrosinistra è netta nonostante a giungo Fabbri abbia stravinto le elezioni, pesa probabilmente l'astensione

Elezioni Regionali. De Pascale si impone (di poco) anche a in provincia di Ferrara

di Pietro Perelli | 3 min

Leggi anche

Le inadempienze che ostacolano l’attività consiliare

Anna Zonari, consigliera comunale de La Comune di Ferrara, desidera "richiamare l'attenzione su alcune persistenti inadempienze che, a mio avviso, ostacolano il corretto svolgimento dell'attività consiliare e il pieno esercizio del mio mandato"

Omicidio Bergamini. Corte d’Appello deciderà su ricorso Procura

Toccherà alla Corte d'Assise di Appello del tribunale di Catanzaro decidere sul ricorso avanzato dalla Procura di Castrovillari contro la sentenza con cui la Corte d'Assise del tribunale di Cosenza aveva condannato Isabella Internò a sedici anni di carcere per l'omicidio del calciatore ferrarese Donato Denis Bergamini

Quanto sono cambiate le pratiche del caporalato?

Intervento di Ilaria Baraldi, Portavoce della Conferenza Donne democratiche di Ferrara. "Andare a votare e votare 'si' ai 5 referendum un primo indispensabile passo per costruire un modello di società più giusto e equo"

In provincia di Ferrara Michele de Pascale batte Elena Ugolini per un soffio con il 48,77% dei voti contro il 48,25% della candidata del centrodestra. Poco meno del 3% va ai due outsider Luca Teodori e Federico Serra mentre il Pd vale da solo il 36,77% dei voti ed è, per distacco, il primo partito.

Dati che certificano come il centrodestra, che ha stravinto le ultime elezioni comunali, difficilmente possa considerare Ferrara come il proprio fortino un sentimento che aveva portato Elena Ugolini a concludere proprio sotto l’ombra del Castello la propria campagna. “L’esempio di Ferrara – aveva detto – fa capire che è possibile cambiare, dopo decine e decine di anni, un certo modo di governare”.

A livello provinciale il Pd si conferma primo partito con un distacco di 10mila voti dal secondo (Fratelli d’Italia) e vale 39.872 voti in tutta la provincia. Preoccupante invece il dato sull’astensionismo, ha votato solo il 43,12% degli aventi diritto. Non a caso, entrambi i candidati, una volta chiarito l’esito della “gara”, si sono espressi con toni piuttosto preoccupati visto che non si è trattato di un dato esclusivo della provincia estense di tutta la regione. Alle ultime elezioni si era superato il 65% di affluenza mentre in questa tornata ci si è fermati al 46,42%.

Se teniamo conto dei voti arrivati dal solo Comune di Ferrara, il Pd è riuscito a ottenere circa duemila voti in più delle comunali e se si contano i numeri totali della coalizione che sosteneva Michele de Pascale, non si discostano molto da quelli della coalizione che sosteneva Fabio Anselmo. La prima ha ottenuto 26.816 voti mentre la seconda 25.546, si deve tenere in considerazione però che alle comunali erano candidati anche Anna Zonari e Daniele Botti. La prima era sostenuta anche da figure che poi si sono uniti alla coalizione di Michele de Pascale e il secondo era sostenuto da Italia Viva (i cui candidati sono confluiti con i Civici per de Pascale) mentre Botti ha dichiarato pubblicamente il suo endorsement al nuovo presidente della regione.

Aumenta percentualmente il Movimento 5 Stelle che era anche riuscito a portare l’ex premier Giuseppe Conte a Ferrara poco prima della chiusura della campagna. Il problema è che l’aumento è dovuto al calo drastico di affluenza, alle comunali presero 1.977 voti che valevano il 2,89% mentre alle regionali hanno preso 1633 voti che in questo caso corrispondono al 3,68%.

Nel centrodestra invece, pur non essendoci la lista Alan Fabbri Sindaco, a pagare le spese dell’astensionismo è soprattutto la Lega che ha un notevole calo di elettori pur rimanendo il secondo partito della coalizione. Se a giugno a dare fiducia al Carroccio erano stati 5.269 ferraresi, a novembre calano e diventano 3.104, oltre 2000 voti in meno che con ogni probabilità sono finiti in quello che è il più grande partito in regione, quello dell’astensione.

A calare di oltre mille voti anche Forza Italia che passa dai 3.540 delle comunali ai 2.388 delle regionali. Gli unici che riescono invece a ottenere un aumento, nella coalizione di centrodestra, sono gli esponenti del partito di Giorgia Meloni che eleggono un consigliere, Alessandro Balboni (probabilmente rinuncerà per mantenere l’incarico di vicesindaco e lascerà il posto a Fausto Gianella), e ottengono 3.500 voti in più rispetto alle comunali. Un risultato che rafforza la posizione di Fratelli d’Italia a Ferrara che si consolida come seconda forza politica del territorio.

In provincia vince nettamente il centrodestra in tutti i comuni costieri (Comacchio, Goro, Codigoro, Mesola e Lagosanto) mentre alcune soprese le rivelano Tresignana, Jolanda di Savoia e Copparo. Tre paesi dove pochi mesi fa si era imposto un sindaco di centrodestra e che vedono invece imporsi il centrosinistra (a Copparo di un soffio). Ad Argenta e Ostellato si impone de Pascale in linea con le attuali amministrazioni mentre a Portomaggiore e Cento, paesi guidati dal centrosinistra, vince Ugolini.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com