Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
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Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Una stretta di mano ha sigillato il passaggio di testimone tra l’amministratore unico uscente di Sipro – Agenzia dello Sviluppo, Stefano di Brindisi e Paolo Govoni, attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara
Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Ancora un grave incidente in via Comacchio dove, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 aprile, una donna di 30 anni e una bambina di 5 anni - mamma e figlia - sono state investite mentre stavano attraversando la strada all'altezza del civico 195, poco dopo la rotonda di via Caldirolo
Modificare le condizioni dell’acqua per sfruttarne al massimo le proprietà: questo l’obiettivo raggiunto dal team di ricerca dell’Università di Ferrara, guidato dal professor Simone Meloni del Dipartimento di Scienze chimiche, farmaceutiche e agrarie. In collaborazione con centri di ricerca in Spagna, Stati Uniti, Cina e Polonia, i ricercatori hanno scoperto come rendere l’acqua “supercritica” — uno stato particolare della materia in cui non è più né liquida né gassosa — a temperature incredibilmente basse, con applicazioni sostenibili per il recupero dell’energia dispersa.
In condizioni normali, perché l’acqua raggiunga il cosiddetto stato “supercritico” — in cui diventa una sorta di super-solvente green, capace di sciogliere sostanze difficili come oli, grassi e persino alcune plastiche — occorrono temperature di circa 375 °C e una pressione paragonabile a quella che si avrebbe a 2000 metri sotto il mare. La scoperta del team di Unife, invece, permette di portare l’acqua a questo stato supercritico a soli 100 °C, grazie a materiali chiamati metal-organic frameworks (MOF) che la “intrappolano” in spazi nanoscopici, modificandone le proprietà.
“Questo risultato apre la strada a tecnologie innovative per l’energia pulita”, spiega Meloni. “Inoltre, raggiungere lo stato supercritico a basse temperature offre un modo economicamente conveniente, efficace ed ecologico per trattare le acque reflue — incluse quelle ospedaliere, che contengono sostanze molto difficili da eliminare — e per creare processi industriali sostenibili.”
Il progetto multidisciplinare, denominato Electro-Intrusion, che ha coinvolto chimici, fisici, tecnologi e ingegneri, è finanziato dall’Unione Europea ed è volto allo sviluppo di sistemi per recuperare l’energia dispersa dalle attività umane, promuovendo la leadership europea nelle tecnologie verdi.
La ricerca è stata pubblicata sulle riviste scientifiche Journal of the American Chemical Society, Nature Communication e Small.
Con il gruppo di ricerca in chimica dei materiali e modellistica computazionale, l’Università di Ferrara è già impegnata nello sviluppo di nuovi progetti a livello nazionale ed europeo per esplorare le potenzialità di questa tecnologia. Questi sforzi mirano a sviluppare soluzioni che combinino progresso economico e sostenibilità ambientale, rispondendo alle sfide cruciali del nostro tempo per il futuro del pianeta.
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