Spettacoli
14 Novembre 2024
Oggi giovedì 14 novembre il terzo dei concerti sinfonici del cartellone di Ferrara Musica

La Filarmonica Toscanini diretta da Andrey Boreyko in concerto al Teatro Comunale

(Foto di Gloria Cavasino)
di Redazione | 3 min

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E’ un appuntamento orchestrale tra i più attesi della stagione 2024/25: oggi giovedì 14 novembre alle 20.30 la Filarmonica Toscanini diretta da Andrey Boreyko salirà sul palco del Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” per il terzo dei concerti sinfonici del cartellone. Il programma della serata presenta due capolavori assoluti del repertorio classico: il Concerto per violoncello di Dvořák, che vedrà come solista la violoncellista Miriam Prandi, e la Suite orchestrale tratta dall’Uccello di fuoco di Stravinsky.

Nata a Mantova, Miriam Prandi, pur appartenendo alla generazione di giovani interpreti, è annoverata tra i più quotati violoncellisti della scena musicale contemporanea: come solista si è esibita con molte prestigiose orchestre, mentre in recital e come camerista è regolarmente ospite di importanti sedi e società concertistiche. Diplomata in pianoforte e violoncello al Conservatorio di Mantova, ha studiato con Antonio Meneses, Natalia Gutman, Ivan Monighetti e ha frequentato masterclass di perfezionamento con Martin Löhr, David Geringas, Frans Helmerson, Andrea Lucchesini. Tra i tanti riconoscimenti, nel 2014 ha conquistato il primo premio assoluto al prestigioso Rahn Musikpreis alla Tonhalle di Zurigo, assegnatole da una giuria di rilevanti musicisti presieduta dalla violoncellista Sol Gabetta. Tra gli impegni di grande prestigio sono da ricordare il debutto come solista al Teatro alla Scala di Milano con le Variazioni Rococò di Caikovskij con l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala sotto la direzione di Vladimir Fedoseyev. Nella stagione 2023/2024 ha debuttato con l’Orchestra Nazionale della Radio polacca Nospr a Katowice sotto la direzione di Michele Spotti e con MusicAeterna diretta da Teodor Currentzis.

Il programma della serata si aprirà con il Concerto in si minore op. 104 di Antonín Dvořák. Ultimo dei concerti del compositore boemo, scritto durante il suo soggiorno newyorkese tra il 1894 e il 1895, può essere considerato una sintesi del credo artistico di Dvořák; sonorità e ritmi centro europei si fondono con suggestioni nuove, il tutto incastonato nella perfetta forma classica. Proprio alla sua esperienza americana il compositore fu debitore dell’ispirazione; a parte un abbozzo giovanile, rimasto incompiuto, Dvořák non sembrava infatti assolutamente interessato a scrivere un concerto per violoncello. Cambiò opinione dopo aver ascoltato il Concerto di Victor Herbert, suo collega al Conservatorio di New York. Scrisse così quella che oggi è considerata una delle principali opere per violoncello, dedicata all‘amico e virtuoso dello strumento Hanus Wihan. Il concerto, che non ha la consueta cadenza prima del finale, raggiunge un perfetto equilibrio tra virtuosismo del solista e dimensione lirica ispirata a un continuo dialogo con l‘orchestra.

La serata prosegue con la Suite orchestrale tratta dall’Uccello di fuoco di Stravinsky. L’uccello di fuoco fu la prima delle grandi partiture create da Stravinsky per i Balletti Russi di Sergej Djagilev. Fu il trampolino di lancio per la fama e la notorietà di Stravinskij e del coreografo Michel Fokine e si può dire che è sempre stata la composizione di Stravinsky più nota e amata dal grande pubblico. La sua fortuna si deve in buona misura alle Suite da concerto, grazie alle quali alcune sue pagine sono divenute dei classici del repertorio orchestrale. In questa occasione si eseguirà la Suite III realizzata per Los Angeles nel 1945. Nella struttura drammaturgica Stravinskij contrappone i due mondi della fiaba affidando quello soprannaturale dell’Uccello di fuoco e del malvagio Kaščej che rappresentano il mondo malefico a materiali cromatici, politonali e armonie dissonanti, quello di Ivan e delle principesse – il mondo luminoso – a un linguaggio diatonico e a melodie cantabili di matrice popolareggiante.

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