Politica
13 Novembre 2024
I pentastellati parlano di conflitto di interesse e criticano il Comune che ha confermato il critico alla presidenza di Ferrara Arte

Caso Sgarbi. M5S: “Rubati o meno, è danno d’immagine per Ferrara”

di Redazione | 2 min

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“Ferrara, città del Rinascimento, patrimonio dell’Unesco, rischia la propria credibilità e un grave e inaccettabile danno d’immagine per una mostra sul Cinquecento organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte di cui è presidente Vittorio Sgarbi, proprietario di diverse opere tra quelle esposte alla mostra del Palazzo Diamanti”.

A commentare la recente vicenda che vede coinvolto un dipinto della mostra di Palazzo Diamanti è il Movimento 5 Stelle, in una nota congiunta firmata dai coordinatori regionali Marco Croatti e Gabriele Lanzi, il coordinatore provinciale Paride Guidetti, la consigliera regionale M5S Silvia Piccinini, la consigliera comunale Marzia Marchi, il gruppo territoriale pentastellato di Ferrara e i candidati M5S alle regionali Yasmin Mhal, Giuseppe De Vittorio, Monica Caleffi, Gabriele Maldini.

Mentre le indagini faranno il loro corso, i pentastellati evidenziano una questione politica: “il presidente di Ferrara Arte, una società pubblica controllata al 100 % dal Comune di Ferrara, organizza l’allestimento di mostre con la presenza di quadri che risultano di proprietà della sua fondazione Cavallini-Sgarbi, costituendo un grave conflitto di interesse che trascina il comune di Ferrara in vicende gravi come quella che vede protagonista l’opera ‘Compianto sul Cristo morto’ di Giovanni Battista Benvenuti detto “l’Ortolano”, sequestrata dai Carabinieri tre giorni prima dell’inaugurazione, il 9 ottobre, perché potrebbe essere stata rubata”.

Una rimozione che “pesa nel percorso espositivo inaugurato in pompa magna il 12 ottobre, senza che trapelasse notizia sul sequestro”.

Secondo il M5S che la gestione Sgarbi della Fondazione “attinga o attenga agli affari di famiglia è evidente anche da un’altra attività organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte ovvero la Mostra “Linus”, progetto reso possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Ferrara, Fondazione Ferrara Arte, Fondazione Elisabetta Sgarbi”.

“La gestione Sgarbi della cultura a Ferrara – aggiungono – rivela più che un illuminato percorso culturale un atteggiamento spocchioso e narcisista del suo responsabile che ha suscitato polemiche in diverse occasioni: per la scelta espositiva delle opere di Banksy, senza che l’autore ne fosse informato e condividesse l’allestimento, fino al caso della mostra su Robert Mapplethorpe, mai partita per il diniego della Fondazione Mapplethorpe contrariata dall’oltraggioso titolo proposto dal presidente della Fondazione Comunale Ferrara arte: Fiori e cazzi”.

Nonostante queste situazioni a Ferrara l’amministrazione comunale ha appena riconfermato Sgarbi al ruolo di Presidente della Fondazione, “incurante del danno culturale ed economico che questa situazione comporterà per la città. Inevitabile chiedersi se l’amministrazione sia così povera di risorse competenti in materia culturale da doversi accontentare di un personaggio come Sgarbi e se sia una cifra politica dell’arroganza che si intende attribuire definitivamente alla città ex rinascimentale”.

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