Egregio Direttore,
da quasi due anni sono aperti sulla SS 309 i lavori per la realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio con la SP 27. Purtroppo in questi giorni sono avvenuti due gravissimi incidenti, nel giro di poche ore, a causa di una delle tante riaperture del cantiere.
La vicenda ha del surreale, se non fosse testimone di disagi continui per i cittadini e le attività del territorio e, da ultimo, con i due recenti gravissimi incidenti.
Nel 2008 ANAS presentò una lunga fila di interventi da realizzare sulla SS 309, che interessavano il tratto emiliano romagnolo, in corrispondenza delle province di Ferrara e Ravenna attraversate dall’arteria.
All’epoca ero membro di minoranza del consiglio comunale di Mesola e la maggior parte degli interventi interessavano proprio il territorio comunale. Osservai, fin da subito, tra gli altri, che il progetto di realizzare una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio con la SP 27 era sbagliato, a causa della conformazione del luogo che non permetteva di realizzare una rotatoria di dimensioni adeguate al traffico che avrebbe dovuto sopportare; traffico molto intenso, anche di mezzi pesanti, suggerendo di realizzare, piuttosto, un cavalcavia.
Naturalmente, provenendo dall’opposizione, la mia voce è rimasta una “voce che grida nel deserto”, mentre i soloni dell’amministrazione non pronunciavano verbo, accondiscendendo in pieno ai desiderata di ANAS in modo acritico. Il silenzio da parte dell’amministrazione mesolana è rimasto assordante anche quando, nel 2020 o 2021 mi pare (non sono più membro del consiglio dal 2009), ANAS ha pubblicato all’albo il progetto definitivo che comprendeva altri due interventi, sempre nel territorio del Comune di Mesola: il divieto di svolta a sinistra in corrispondenza della SP 51 e di Via dell’Artigianato, con previsione di convogliare tutto il traffico locale che era diretto sui da due suddetti incroci, con la previsione di prolungare il percorso sulla rotatoria maledetta, per tutto il traffico proveniente da nord e diretto ad est della Romea.
Mi fu spiegato che la normativa del Parco non avrebbe consentito la realizzazione di un cavalcavia, in corrispondenza dell’incrocio con la SP 27, anche se ritengo che alla normativa vi si possa sempre applicare il principio di una deroga, a causa della pericolosità per la circolazione stradale su una delle statali più pericolose d’Italia.
Purtroppo quando ANAS vuol perseguire i propri progetti e la politica locale rimane silente i risultati sono questi.
Tanto più che in Via dell’artigianato, poche centinaia di metri prima dell’incrocio con la SP 27, in questi ultimi tempi si sono insediate ben due logistiche, con conseguenti importanti numeri di autocarri in entrata ed in uscita sulla Romea.
Sarebbe il caso che i rappresentanti politici locali facessero sentire la propria voce, nell’interesse del territorio, esasperato dalla lungaggine per la realizzazione di una rotatoria che, temo, che in futuro darà problemi, forse ancora maggiori di quanto l’incrocio era regolato da semaforo: naturalmente mi auguro che le mie sensazioni possano essere smentite.
Lucio Maccapani