di Riccardo Giori
Come può intervenire l’Europa in favore del ferrarese, un territorio che soffre di diverse crisi aziendali tra cui le ultime di Berco e Rexnord ma allo stesso tempo cosparso di realtà produttive artigiane, alcune delle quali visitate dall’ex presidente della Regione Emilia Romagna e attuale eurodeputato Stefano Bonaccini insieme alla candidata Pd in sostegno di Michele de Pascale Marcella Zappaterra.
L’incontro sul territorio è iniziato alle ore 10 e ha toccato tre importanti aziende della zona, simboli dell’eccellenza e della resilienza imprenditoriale ferrarese dopo essere state colpite in passato dal terremoto e da eventi meteorologici estremi come la grandinata del 2023. Prima tappa alla Vetreria Box Doccia di Sant’Agostino, leader del settore e pluripremiata per qualità e innovazione, oltre che per la capacità di ripresa dimostrata proprio dopo il sisma del 2012. Durante la visita Bonaccini e Zappaterra hanno incontrato gli imprenditori e un gruppo di rappresentanza della Cna Ferrara composto da membri della presidenza e del direttivo Alto Ferrarese, per un confronto su sviluppo economico e strategie di sostegno alle imprese locali.
Interrogato su come può Bruxelles intervenire in aiuto del territorio Bonaccini ha risposto che l’Europa può prima di tutto “intervenire attraverso i fondi che sono dedicati alle imprese, così come all’università, ai centri di ricerca, oltre che agli enti locali. Può intervenire sulla parte agricola invece in maniera importante, io faccio parte della Commissione Agricoltura e un terzo dell’intero bilancio dell’Unione Europea è destinato alle politiche agricole comunitarie. Questi due anni dovremmo riscrivere la nuova politica agricola comunitaria e secondo me dovremmo avere molto attenzione per le imprese che investono, che esportano e soprattutto quelle che hanno un problema derivato dagli eventi catastrofici climatici, siccità, gelate, alluvioni”.
E sulla crisi climatica in atto che negli ultimi due anni ha flagellato l’intera regione ha aggiunto: “Siamo riusciti, rispetto all’ultima alluvione, a portare a casa la parte più consistente di un miliardo di euro di fondi per l’anno 2023, che l’Europa ha voluto con il Fondo di Solidarietà consegnare a sei Stati membri. Noi siamo riusciti per l’Emilia Romagna a ottenere 380 milioni di euro sul totale di un miliardo. Certamente non basta ma è un buon passo per venire incontro ai drammi, ai problemi del territorio. Così bisognerà farlo però anche per gli eventi climatici che colpiscono sempre più i nostri territori e in particolare vedono l’agricoltura come settore più colpito. E poi l’Europa deve lavorare per riscrivere i nuovi contratti commerciali con il resto del mondo chiedendo reciprocità, augurandoci che non ci sia una guerra dei dazi che rischierebbero di mettere in difficoltà soprattutto una regione come la nostra, va ricordato che l’Italia è il secondo paese manufatturiero d’Europa, ed esporta nettamente più delle altre nel mondo, di conseguenza dobbiamo evitare che le regole vagano per qualcuno e penalizzino le imprese italiane e su questo lavorerò e lavoreremo parecchio”.
La visita è proseguita presso altre due aziende simbolo del tessuto produttivo locale: la Centro Stand di Mirabello specializzata in allestimenti per eventi e la Molini Pivetti, realtà di eccellenza nel settore molitorio. “Essere vicini a chi ogni giorno costruisce il futuro della nostra regione è fondamentale per rispondere in modo concreto alle esigenze di cittadini e imprenditori” ha dichiarato Marcella Zappaterra, “negli ultimi anni abbiamo lavorato per sostenere direttamente le aziende, motori fondamentali per l’economia e l’occupazione locale. È ora essenziale dare un nuovo slancio a Ferrara per renderla non più una zona periferica ma una realtà attrattiva e connessa, capace di competere con il ritmo di crescita delle altre province dell’Emilia-Romagna”.
Zappaterra ha poi aggiunto: “Questa giornata di incontri ha ribadito l’impegno del Partito Democratico per la valorizzazione delle eccellenze locali e il rafforzamento del ruolo di Ferrara in ambito regionale ed europeo”, concludendo poi con una promessa di un maggior impegno nei prossimi anni per “assicurare a Ferrara più investimenti, ridurre le disuguaglianze che penalizzano ancora il territorio e rendere quest’area centrale nel sistema economico e sociale regionale”.
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