Eventi e cultura
8 Novembre 2024
Sabato 9 novembre alle ore 15.30 il musicista parlerà del suo viaggio nella musica presso la scuola di musica moderna di Ferrara

Guida all’Ascolto: il batterista Ellade Bandini si racconta

di Redazione | 2 min

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Sabato 9 novembre alle ore 15.30 presso l’aula magna “Stefano Tassinari” della scuola di musica moderna di Ferrara in via Darsena 57 si terrà il prossimo appuntamento di Guida all’Ascolto.

A presiedere l’incontro con titolo “C’era una volta” vi sarà il batterista Ellade Bandini, che racconterà il suo viaggio attraverso decenni di successi, ritmi e passioni. Ellade ci guiderà alla scoperta della sua carriera straordinaria, dalle prime esperienze ai grandi lavori in studio, svelando storie, aneddoti e battiti che hanno segnato il ritmo della musica italiana. Un’occasione unica per conoscere da vicino un maestro che ha fatto della batteria e della musica una forma d’arte senza tempo.

Gli incontri, promossi dall’associazione Musicisti di Ferrara Aps per il ventiduesimo anno consecutivo, sono ad ingresso libero e hanno come temi la guida all’ascolto dei generi musicali moderni più importanti.

Inizia a 4 anni il viaggio di Bandini nella musica quando gli viene regalata una batteria giocattolo. La carriera vera e propria inizia a 17 anni suonando a livello professionale con alcune orchestre nelle sale da ballo e night club di tutta Italia: è in una di queste orchestre che il batterista suona per la prima volta con il bassista Ares Tavolazzi.

Inserito, grazie al maestro Tempera, nell’ambiente discografico, diviene presto un turnista molto richiesto, suonando in alcuni 45 giri di successo di quegli anni, come “Io mi fermo qui” di Donatello, “Rumore” di Raffaella Carrà, “L’importante è finire” e “Ancora, ancora” di Mina.

“L’esigenza di questi appuntamenti – dicono gli organizzatori – è cominciata quando, durante le lezioni di strumento, facendo alcuni riferimenti a stili e/o ad artisti importanti per la musica, ci siamo accorti che molte cose non si potevano dare per scontate. Anche se siamo in un’epoca in cui la tecnologia ci permette l’accesso a milioni di brani, spesso non si sa cosa si ascolta e da dove provengano. Con questi appuntamenti, cerchiamo di stimolare l’interesse e l’approfondimento della musica ascoltata e suonata, oltre a creare un ritrovo di persone con lo stesso interesse, siano queste interne o esterne alla scuola”.

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