“Quando un paese democratico vota serve innanzitutto rispetto per quel voto, anche quando chi vince è agli antipodi sui valori e preoccupa rispetto all’interesse del nostro paese”. La vittoria di Trump alle elezioni per la presidenza degli Stati Uniti d’America è la notizia del giorno e il candidato alla guida della Regione Emilia Romagna Michele de Pascale non poteva esimersi dal commentarla così come l’ex presidente ed eurodeputato Stefano Bonaccini mentre per il Pd estense è Davide Nanni, consigliere comunale, a commentare.

Con la rielezione per il secondo mandato non consecutivo si aprono “enormi interrogativi sui drammatici scenari di guerra che abbiamo vissuto negli ultimi due anni e pretenderebbe perciò una svolta radicale nella capacità dell’Europa di esercitare un ruolo autonomo in politica estera”. Secondo de Pascale “sarebbe stato importante farlo prima, ma ora un’Europa più forte è essenziale a tutta l’umanità”.

“Come aspetto più locale – aggiunge -, ma per noi molto rilevante, le spinte protezioniste e le politiche dei dazi che Trump ha sempre promosso creano anche non poche preoccupazioni per le nostre eccellenze agroalimentari che vedono negli Stati Uniti uno dei principali mercati di export. Nella storia da sempre, pace e buone relazioni commerciali viaggiano insieme”.

Donald Trump torna alla Casa Bianca dopo i quattro anni di intermezzo del democratico Joe Biden dopo aver sconfitto Kamala Harris che fino a gennaio ricopre l’incarico di vicepresidente. L’ultima volta che un presidente era stato eletto per due mandati non consecutivi risale all’800 quando toccò a Grover Cleveland mentre questa è anche la seconda volta che una donna è candidata alla Casa Bianca e perde le elezioni, in entrambi i casi a vincere è stato proprio Trump, nel 2016 contro Hilary Clinton e nel 2024 contro Kamala Harris.

“Trump ha vinto nettamente” scrive invece Bonaccini. Ha vinto “solleticando di nuovo paure, insultando chi non la pensi come lui e agitando autoritarismo”. “Ora per l’Europa – prosegue l’ex presidente della Regione – si aprono scenari di grande incertezza, di fronte a una nuova autarchia americana, con Trump che ci ha indicato come avversari. Ma è proprio nei momenti più difficili che servono lucidità e determinazione. Verrebbe da dire: non sia la volta buona che ci si svegli, comprendendo che serve una Europa con politiche economiche, fiscali, sociali e di difesa comuni”.

“Per chi crede nell’Europa delle libertà, delle democrazie, dei diritti e delle opportunità – prosegue – è il momento di rimboccarci le maniche come non mai. Ricordando che temi come lavoro e sicurezza, meglio sicurezze, sono decisivi per non piegare il voto verso le paure. E che serve crescita sostenibile, ma crescita, per redistribuire a chi ha meno. Così come mai disgiungere le battaglie per i diritti civili da quelli sociali. Perché con la professione della decrescita felice aumentano le disuguaglianze e si aprono autostrade alle peggiori destre sovraniste e autoritarie”.

A esprimere la propria opinione a livello locale anche Davide Nanni, consigliere comunale del Pd a Ferrara: “Il tramonto irrimediabile dell’Occidente è dietro l’angolo: con il ritorno di Trump gli Stati Uniti ripiegano su se stessi, su isolazionismo e protezionismo economico”. Sul solco del pensiero già espresso da Bonaccini e de Pascale anche per il dem ferrarese “adesso l’Europa deve decidere se tornare o meno protagonista del proprio destino, consapevole che il disimpegno americano lascerà molta mano libera a Russia e Cina nel nuovo ordine mondiale”.