Eventi e cultura
6 Novembre 2024
La docente di filosofia Francesca Boari presenta il suo libro presso la Serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli

Francesca Boari presenta “Piovono Sassi dal cielo 2.0”

di Redazione | 2 min

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Venerdì 8 novembre alle ore 18 Francesca Boari dialogherà con Vittorio Pantanelli presso la Serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli sul suo ultimo romanzo, presentato in anteprima a Ferrara, lo scorso maggio al Libraccio, “Piovono Sassi dal cielo 2.0”. Accompagnerà il dialogo il musicista Antonio Cavicchi, allievo del chitarrista di Astor Piazzola.

Si tratta della narrazione di una vicenda familiare dai risvolti tragici in cui la protagonista femminile deve combattere contro la dipendenza e la debolezza del compagno. L’unica salvezza e guardare al futuro, che la donna intravede negli occhi del figlio ancora piccolo. Tuttavia la lettura che più piace all’autrice è quella della capacità di immedesimarsi nel dolore dell’altro. Il protagonista maschile è affetto da una dipendenza cronica che lo porterà ad un esito fatale, rischiando di trascinare chi lo ama di più.

Francesca Boari docente di filosofia, nata a Ferrara nel 1966, è conosciuta per avere organizzato numerosi eventi culturali di successo nella città. Collabora costantemente con il “Libraccio” di Ferrara e con l’Università di Psichiatria da quando ha incominciato ad occuparsi di disagio giovanile, diversità e follia, organizzando incontri con nomi di grande autorevolezza nel panorama culturale contemporaneo.

La prima pubblicazione dell’autrice risale al 2008 con “Il prezzo del riscatto” un libro sul bene e sul male di vivere, e sulla ineluttabilità del tempo.La notorietà arriva solo con la pubblicazione di “Aldro” dedicato alla tragica vicenda di Federico Aldovrandi, ucciso da quattro agenti di polizia nel 2005. A processo ancora in corso, l’autrice decise di narrare il dolore della madre Patrizia attraverso la tecnica della immedesimazione. Alla vigilia della presentazione del romanzo, l’autrice riceverà una minaccia di morte e verrà messa sotto scorta per circa venti giorni. Da quel momento non ha più smesso di scrivere.

L’ultimo romanzo, caduto casualmente tra le mani del noto regista Pupi Avati, ha ricevuto proprio dal maestro, queste parole inviate alla casa editrice perché facesse da tramite con Francesca Boari: “Cara Francesca, Ho letto i tuoi due libri, “Piovono sassi dal cielo” e “Le orme dell’orso”. Il tuo viaggio negli abissi del dolore si distende con scrittura evocativa che sa restituire loro significato. I giorni della sofferenza sono riscattati da uno sguardo che tende alla speranza, a portata di mano quando si comprende il miracolo dell’esistere”.

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