Economia e Lavoro
6 Novembre 2024
L'intesa al tavolo regionale: piena occupazione fino al 28 febbraio 2025, incentivi per 2,8 milioni di euro, cassa integrazione fino al 31 dicembre 2025. Cessione dello stabilimento e dei macchinari da parte della Regal Rexnord a un nuovo investitore al prezzo simbolico di 1 euro

Vertenza Rexnord, accordo raggiunto: ritirata la procedura di licenziamento collettivo

di Redazione | 3 min

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Una soluzione per il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda Regal Rexnord (ex Tollok) di Masi Torello, in provincia di Ferrara. L’accordo è stato siglato ieri sera (4 novembre) nel corso dell’incontro a Bologna tra i vertici dell’azienda Regal Rexnord (ex Tollok), rappresentanti di Confindustria Emilia area Centro, le istituzioni (Regione, Provincia di Ferrara e Comune di Masi Torello) e le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl, Uil, Rsu aziendale.

I punti salienti dell’accordo sono il ritiro della procedura di licenziamento collettivo aperta dall’azienda il 7 ottobre 2024; tutto il personale sarà pienamente occupato fino al 28 febbraio 2025, nel frattempo si cerca l’investitore disposto a far ripartire l’attività rilevando l’intero sito per la cifra simbolica di un euro.

Dopo l’entrata in vigore della legge di stabilità 2025 Regal Rexnord farà richiesta di Cassa integrazione per cessazione Cigs (l’indennità erogata dall’Inps per integrare la retribuzione dei lavoratori) che durerà fino al 31 dicembre 2025.

Nel frattempo, l’azienda mette a disposizione 2,8 milioni di euro per l’incentivazione volontaria dei lavoratori e si è detta disponibile a ricollocare otto lavoratori presso altre sedi del gruppo.

Per quanto riguarda lo stabilimento, nell’ottica di una ripresa e reindustrializzazione del sito, tutti gli immobili, i terreni, i macchinari e gli impianti di Masi Torello saranno ceduti a un investitore interessato alla cifra simbolica di un euro, con il patto di non concorrenza. L’intesa riguarda anche il mantenimento dei rapporti di lavoro in essere.

Concordata anche la scelta di avere un advisor condiviso per gestire la reindustrializzazione, il cui compenso sarà sostenuto dall’azienda. Nel caso dell’effettiva cessione del sito è stata stabilita la non applicazione degli incentivi all’esodo.

Soddisfazione viene espressa sul fronte sindacale da Fiom Cgil, Fim Cisl, Uil, Rsu aziendale: “Dopo un lungo e difficile negoziato – commentano all’unisono – le parti hanno trovato una prima intesa che si pone l’obiettivo, grazie anche all’impegno preso dalla Regione Emilia Romagna, di tentare la strada di una reindustrializzazione che consenta di salvaguardare l’occupazione e una presenza industriale nel territorio. L’accordo prevede il ritiro della procedura di licenziamento che pesava sulle teste di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda di Masi Torello, condizione indispensabile per avviare una fase vera di confronto, e la garanzia dello stipendio pieno fino a febbraio 2025. Punto centrale è la volontà strappata al fondo americano che ha acquisito la Tollok di cedere a un prezzo simbolico capannoni e macchinari a un soggetto industriale che possa essere interessato a dare continuità ai rapporti di lavoro oggi in essere. L’intesa prevede in oltre l’apertura dell’ammortizzatore sociale per tutto il 2025, tempo necessario a costruire un percorso serio di reindustrializzazione del sito”.

“Questo risultato – aggiungono i sindacati – raggiunto grazie alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Tollok, che per tutto il mese di ottobre hanno scioperato e presidiato i cancelli dello stabilimento di Masi Torello, rappresenta solo un primo passo. Ora è necessario che l’impegno preso in Regione da tutte le parti raggiunga il risultato di trovare un soggetto in grado di impegnarsi per garantire un futuro sereno ai dipendenti della Rexnord”.

La società di Masi Torello (Fe)

Nel 2014 la Tollok è stata acquisita dall’americana Rexnord FlatTop, società con sede a Milwaukee (Wisconsin). Nel 2021 la fusione della Rexnord con la Regal, società con base a Chicago.  Il Gruppo Regal Rexnord oggi ha siti produttivi in Usa, Cina, India, Spagna, Slovacchia, Regno Unito e Italia e occupa 36 mila dipendenti, con un fatturato di 4 miliardi. L’azienda di Masi Torello progetta e produce componenti di alta ingegneria, fra cui quelli per pale eoliche.

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