Molti sono stati i “botti” esplosi durante la notte del 31 di ottobre in occasione della festa di Halloween e qualche strascico pare esserci stato anche nelle notti seguenti in diverse zone della città “arrecando disturbo ai residenti e disagio alle persone più fragili, nonché a tanti animali domestici”.
A farlo notare anche il Pd cittadino per mano del consigliere Davide Nanni che vuole sapere “quali ragioni hanno impedito alla Forza Pubblica di far rispettare l’articolo 6 del vigente Regolamento di Polizia Urbana nella notte del 31 ottobre 2024”.
Nanni, nell’interrogazione cita proprio l’articolo 6 del regolamento: “1 – È vietato a chiunque non è titolare della licenza prevista dall’art. 57 del TULPS, né autorizzato all’attuazione di manifestazioni pirotecniche, di effettuare e fare effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico o di uso pubblico, e nei luoghi privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico. 2 – Chiunque viola le disposizioni del presente articolo, salvo che il fatto costituisca reato, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma di € 100″.
Anche alla luce di questo regolamento “l’esplosione non autorizzata di petardi e altro genere di materiale pirotecnico nelle aree pubbliche dell’intero territorio comunale di Ferrara dovrebbe essere impedita e sanzionata duramente durante tutto l’anno”.
Il dem fa anche notare che oltre a quelle durante il periodo di capodanno “diversi Comuni italiani hanno esteso l’uso di Ordinanze sindacali ‘anti-botti’ alla serata del 31 ottobre, poiché sempre più persone festeggiano la ricorrenza anglosassone di Halloween anche nel nostro Paese”.
Nanni si domanda quindi quali siano “le motivazioni che hanno indotto il Sindaco di Ferrara a non emettere una apposita Ordinanza che richiamasse il rispetto del menzionato Regolamento, ribadendo il divieto di esplosione in aree pubbliche di petardi e altri ordigni pirotecnici dal 30 ottobre al 1° novembre come hanno fatto altri sindaci italiani”.
Infine propone di capire “se sia possibile aumentare significativamente la sanzione amministrativa oggi indicata al comma 2 del citato articolo 6, dato che l’esplosione dei botti – specie se di forte potenza – può arrecare danni molto gravi alla salute di persone e animali”.
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