Il piagnisteo femminista e il 25 Novembre
Fa piacere che almeno una volta all’anno ci si fermi a riflettere sulla condizione femminile senza considerarlo un “piagnisteo femminista”,
Fa piacere che almeno una volta all’anno ci si fermi a riflettere sulla condizione femminile senza considerarlo un “piagnisteo femminista”,
“Nella complessità della memoria collettiva italiana, emergono ancora oggi fenditure profonde che rivelano l'ombra di una storia nascosta o volutamente dimenticata"
Intervento di Paola Peruffo (FdI): "Ogni anno il 25 novembre ci costringe a guardare in faccia una verità scomoda: la violenza contro le donne non è un’emergenza, ma una condizione purtroppo radicata"
Domani, martedì 25 novembre, partirà da piazza Verdi alle ore 17.30 un corteo, che percorrerà le vie del centro per terminare in piazza Cattedrale. Lo hanno organizzato le attiviste di Ferrara Transfem
Dal Polo Chimico e dal suo "rinnovamento" passa "il futuro industriale di Ferrara". Così, sostiene La Comune di Ferrara, "di fronte a segnali preoccupanti, sospensioni produttive, delocalizzazioni e un generale indebolimento del sito, è necessario agire subito per evitare un lento e definitivo smantellamento di un ecosistema che da decenni sostiene economia, occupazione e identità del territorio"
La Camera Penale Ferrarese aderirà all’astensione proclamata dall’Ucpi per le giornate dal 4 al 6 novembre e parteciperà, con una propria delegazione, alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma oggi, martedì 5 novembre.
Le ragioni dell’astensione e i temi alla base della mobilitazione riguardano il “pacchetto sicurezza“, il cui contenuto, come evidenziato dalla giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, nella delibera di astensione, mostra nel suo complesso e nelle singole norme, “una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi e ai danni dei soggetti più deboli, caratterizzandosi per l’introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità“.
Nonostante le sollecitazioni da parte dell’avvocatura, gli incontri con il Ministro della Giustizia e le audizioni davanti alle Commissioni Parlamentari, l’Unione ha preso atto che il ddl 1660 sta proseguendo il suo iter di approvazione al Senato e ha quindi deliberato l’astensione dei penalisti italiani, al fine di “sollecitare il Parlamento ad adottare tutte le opportune modifiche alle norme del pacchetto sicurezza in senso conforme alla Costituzione e ai principi del diritto penale liberale“.
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