Addio a Giovanni Galeone. Allenò la Spal dal 1983 al 1986
Si è spento a 84 anni Giovanni Galeone, allenatore della Spal in Serie C1 nel triennio dal 1983 al 1986
Si è spento a 84 anni Giovanni Galeone, allenatore della Spal in Serie C1 nel triennio dal 1983 al 1986
Secondo pari consecutivo per l'Ars et Labor che, nel big match del 'Zucchini' di Budrio, non va oltre lo zero a zero e impatta contro il Mezzolara
L'Ars et Labor non va oltre allo 0-0 sul campo del Mezzolara ma esce di scena con la consapevolezza di aver giocato una buona partita. Reti inviolate nella gara disputata allo stadio "Zucchini" di Budrio, ma i ferraresi hanno attaccato fino all'ultimo possesso, alla ricerca della rete
Si ferma a cinque la striscia di vittorie consecutive dell'Ars et Labor. A Castel San Pietro Terme, contro il fanalino di coda Solarolo, i biancazzurri impattano zero a zero, nonostante l'assalto finale, dopo una prova poco brillante.
L'Ars et Labor non va oltre lo 0-0 sul campo del Solarolo. Serata che sa di piccola battuta d'arresto dopo le ultime gare, che hanno visto l'undici biancazzurro scalare la classifica, ma la prestazione è comunque soddisfacente per mister Di Benedetto
di Nicolò Govoni
Non fa giri di parole Andrea Dossena al termine della partita di Terni, accusando l’arbitro di aver rovinato la gara con l’espulsione di Bruscagin: però, ammette l’allenatore, anche il passivo così pesante era da evitare da parte dei suoi, che hanno evidenziato tutti i propri limiti che ormai Ferrara e i tifosi conoscono bene.
“Siamo partiti timorosi, poi abbiamo capito che con il possesso potevamo alzare il baricentro, e siamo riusciti ad andare in vantaggio”, afferma il mister biancazzurro. “L’espulsione ci ha rovinato la partita: l’arbitro non aveva neanche visto, penso sia stata del quarto uomo la segnalazione. Ma se la palla va via e il ragazzo non ha un graffio in faccia, allora non ha preso un calcio. Già con la Pianese non ci sono stati concessi due rigori. Andiamo avanti così”.
E continua: “Cianci ha dato una gomitata a uno dei nostri lontano dalla palla, ed è stato solo ammonito. Secondo me quello di Bruscagin non era neanche fallo, nel caso andava ammonito prima. Ma accettiamo l’arbitraggio, e ci facciamo tutti un esame di coscienza, e spero anche gli arbitri. Tutti possiamo commettere errori, l’importante è non perseverare”.
Poi, l’analisi della gara: “Dopo l’espulsione è iniziata un’altra partita, in cui abbiamo cercato di portare a casa il risultato. Abbiamo tenuto per venticinque minuti contro una signora squadra, ma sul 2 a 1 le forze sono venute meno, mentre si sono mostrati i nostri difetti. Ma non me la sento di puntare il dito contro i ragazzi: in vantaggio contro questa Ternana, in un periodo del genere, e con l’uomo in meno stavano disputando una signora partita”.
“Torniamo a casa con zero punti e quattro gol subiti. La Spal non merita questa classifica, ma il campo dice che siamo lì: continuiamo a lavorare, e i risultati arriveranno. Dopo Campobasso abbiamo assunto un atteggiamento di maggiore copertura, ma sono tre partite che non otteniamo niente rispetto a quanto prodotto. Con il Pescara la nostra gara è stata importante, ad Arezzo il pari ci stava stretto e con la Pianese abbiamo subito due tiri in porta in novantasei minuti”.
“Oggi mi porto a casa un primo tempo ordinato e una squadra che ci ha creduto fino al settantesimo. Ma non accetto che si molli completamente quando siamo in svantaggio: la partita si è fatta sì difficilissima, ma dovevamo evitare un passivo così pesante”.
“Il cambio nel primo tempo è stata la consapevolezza che potessimo giocarcela anche qui”, spiega Dossena. “Veniamo da un periodo difficile, in cui prendiamo schiaffi in faccia dalla partita anche quando meritiamo risultati migliori. C’è stato un po’ di timore reverenziale in casa della terza in classifica: ma ci siamo scrollati la paura di dosso, e con le nostre idee abbiamo messo in difficoltà la Ternana, fino al gol. L’espulsione ha poi cambiato la partita”.
Oltre alla classifica, preoccupa anche la situazione infortuni: “Sapevamo che Sottini non fosse al meglio, e ho preferito mettere un giocatore fisicamente a posto. Bidaoui ha avuto i crampi, mentre Awua ha sofferto uno stiramento nella gamba operata un anno fa: sarà da valutare”.
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