di Elena Coatti
Indispettito dall’intervento della consigliera Marzia Marchi, il vicesindaco Alessandro Balboni chiude la seduta di commissione consiliare del 30 ottobre dicendosi dispiaciuto per il “continuo processo alle intenzioni per quanto riguarda il verde pubblico”. La pentastellata e fervente ambientalista avrebbe infatti espresso le proprie preoccupazioni rispetto a un possibile abbattimento di alberi, nel quadro del progetto di rigenerazione urbana Look Up. “L’indicazione che noi diamo ai progettisti sulla strategia Atuss e su tutti i progetti comunali è quella di non intervenire sulle alberature esistenti se non quando c’è un problema di salute della pianta stessa, che può rappresentare un pericolo” afferma Balboni, che conclude rivolgendosi a Marchi: “In cinque anni ho piantato più alberi che negli ultimi venti”.
Nonostante l’attrito tra il vicesindaco e la consigliera, il resto dell’opposizione ha accolto con grande entusiasmo il progetto di riqualificazione del verde delle Mura e della Delizia dei bagni Ducali. “Un intervento piuttosto avanzato quello della Delizia – lo definisce Balboni – e una sfida partecipata e stimolante”. Come illustrato lungo la seduta dall’architetto Paolo Arveda, l’edificio storico nei pressi del Montagnone, grazie a una nuova copertura e a un modernissimo impianto di utilizzo di energia solare, raggiungerà alti livelli di efficientamento energetico.
“Una delle più belle Delizie estensi a corte interna risalente al 1500”, come afferma l’architetto, che sfruttando a pieno le risorse naturali rinnovabili “ci permetterà di abbassare i costi di esercizio, o il cosiddetto fabbisogno energetico”. Tale filosofia green trasformerà la Delizia non solo in un polo sostenibile, perché alcune aule del Conservatorio verranno trasferite al suo interno e la sua suggestiva corte potrà ospitare eventi musicali. “Nasce un vero e proprio polo della creatività, della musica – afferma la responsabile ai progetti speciali, Alessia Pedrielli -. È un progetto molto importante in termini identitari e di grande valorizzazione dei giovani”.
L’architetto Sergio Fortini ha poi illustrato il progetto “Just a perfect day”, che mira a creare un percorso unico tra cultura, paesaggio verde e storia, a partire dall’incrocio di viale Alfonso I d’Este fino al futuro distretto della creatività. Fortini rivolge particolare attenzione agli attuali parcheggi, “che non vorremmo neanche di fronte a un supermercato”, spiegando che è stato necessario trovare un compromesso tra una mobilità dolce e sostenibile e la necessità di poter parcheggiare nelle vicinanze. Per questo saranno garantiti almeno una quarantina di posti auto. Oltre alla riorganizzazione del sistema fognario esistente, verranno realizzati i cosiddetti “giardini della pioggia” per la raccolta dell’acqua piovana e la piantumazione di nuovi alberi.
Fortini ha inoltre rassicurato la consigliera Marchi rispetto alla questione alberi, affermando che la valutazione sulla loro salute verrà fatta in positivo. Grazie all’ausilio tecnico di un esperto botanico, sarà infatti possibile capire se una specie è invasiva e pericolosa per le piante circostanti o se un albero rischia di cadere. “Se toglieremo sei piante ne metteremo nove o quindici, perché per noi il paesaggio deve mantenere un equilibrio tra la qualità urbana e quella paesaggistica”.
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