Politica
31 Ottobre 2024
Il candidato alla presidenza: "Un programma articolato perché tanti sono stati i protagonisti e le tappe che hanno portato alla sua stesura, valorizzando e dando voce a un’ampia pluralità di anime"

“Laboriosità, solidarietà e apertura”. De Pascale presenta il programma

di Redazione | 4 min

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Cinquantanove pagine fitte e una finale per riassumere schematicamente il programma con il quale Michele de Pascale si candida alla presidenza dell’Emilia Romagna. Stampato alla cooperativa sociale l’Olmo di Montecchio Emilia e coordinato dall’assessore Vincenzo Colla, è stato progettato attraverso un iter condiviso al quale hanno preso parte tutte le cinque liste a sostegno della candidatura.

“Sono sinceramente molto soddisfatto del risultato – commenta de Pascale –. È un programma articolato perché tanti sono stati i protagonisti e le tappe che hanno portato alla sua stesura, valorizzando e dando voce a un’ampia pluralità di anime che intendo ringraziare una a una per l’impegno: naturalmente tutte le liste che mi sostengono e che hanno condiviso questo percorso; poi l’associazionismo, le rappresentanze della società e gli esperti che hanno offerto la loro idea di futuro per questa regione. I professionisti della sanità che sono intervenuti tanto numerosi agli incontri organizzati durante l’estate per discutere le nostre dieci proposte per la sanità pubblica, arricchendole e migliorandole. E infine le cittadine e i cittadini che hanno partecipato ai tanti eventi sul territorio fino a quello del 6 ottobre a Bologna, “La Fabbrica del programma”, che con oltre 600 partecipanti ha permesso di sperimentare una vera e propria redazione collettiva”.

Tra le parole d’ordine trovano spazio “laboriosità, solidarietà e apertura” spesso usate da de Pascale durante la sua campagna elettorale. Un programma che parte da un “patto per il lavoro e per il clima 3.0” che vuole coniugare innovazione tecnologica e contrasto alla crisi climatica. “È ormai chiara a tutti – scrive il candidato nell’introduzione -, a partire dalle nuove generazioni, l’urgenza di agire per invertire la rotta: meno inquinamento, meno consumo di suolo, meno rifiuti, priorità alle energie rinnovabili, più verde, più rigenerazione urbana e più mobilità sostenibile”.

“Non era affatto scontato – aggiunge – che si giungesse a una sintesi tanto condivisa e armoniosa e questo lo considero un successo unanime importantissimo, perché questo programma non rappresenta solo i contenuti su cui verterà la prossima legislatura, se sarò eletto, ma anche la modalità con cui intendiamo lavorare, nella massima condivisione, collaborazione, ascolto e rispetto di tutte le forze che mi sostengono e sempre in squadra con gli emiliano-romagnoli”.

“Con la stesura del programma elettorale di Michele de Pascale – aggiunge Vincenzo Colla – abbiamo portato a termine un’operazione di grande qualità valoriale e di merito. Con grande responsabilità tutti gli interlocutori hanno dato un contributo fondamentale per individuare e sviluppare i punti programmatici, condividendo la visione di un’Emilia-Romagna che vuole sì consolidare, ma agendo sempre per un cambiamento progettuale e implementando tutti i gangli innovativi e tecnologici. Vogliamo consolidare i buoni risultati raggiunti, consci che è necessario investire sull’innovazione, agendo sulle competenze e le conoscenze, per essere all’altezza delle sfide che ci attendono. Il percorso che ci ha impegnati in queste settimane ha dimostrato l’efficacia del modello partecipativo dal basso: un laboratorio aperto che ci ha consentito di guardare tutti insieme al futuro della nostra regione. Per un’Emilia-Romagna laboriosa, solidale e aperta, in grado di stare nel mondo con tutti i suoi territori, grazie a solidi legami costituzionali, istituzionali e valoriali. Tutti ingredienti indispensabili per una nuova ricucitura sociale”.

Al secondo punto il diritto alla salute e la sanità pubblica in un programma che cerca di intersecare le necessità attraverso macro aree: “Per innovare; per sta bene insieme; per essere attrattivi; per crescere; per essere futuro; per vivere bene; per muoversi; per stare nel mondo”.

Il cambiamento che propongono non si può però “progettare e realizzare senza solidarietà e senza un’idea di società giusta ed equa perché attenta a perseguire il maggior benessere possibile per tutte e tutti, investendo nei beni comuni e nei diritti individuali”. O attraverso “un sistema sanitario pubblico che ha l’obiettivo di garantire a tutte e tutti
prevenzione, assistenza e cure di qualità, e in un sistema di welfare che, anche grazie ad un fondo regionale per la non autosufficienza in costante crescita, offre una rete di servizi progressivamente più attenta ai nuovi bisogni”.

“Vogliamo – scrive de Pascale – che in Emilia-Romagna tutte e tutti, indipendentemente dalle condizioni di partenza, possano avere l’ambizione ma anche le opportunità per migliorare le proprie condizioni in una società dinamica”. E l’impegno sarà “rivolto a garantire un benessere diffuso in tutto il
territorio regionale”.

Turismo, cultura, paesaggio senza dimenticare la capacità di superare la crisi finanziaria della fine della prima decade del 2000, il terremo del 2012, la pandemia del 2020 e le alluvioni che negli ultimi due anni hanno devastato grande parte del territorio provocando danni, anche economici, da miliardi.

“Laboriosità, solidarietà e apertura rendono questa terra libera di sognare e capace di fare – conclude de Pascale -. Libera di sognare, perché questa è la terra delle opportunità; dobbiamo sentirci liberi di pensare in grande, per affrontare e vincere le sfide più complesse del nostro tempo. Capace di fare perché questa è una terra concreta, consapevole delle proprie capacità e delle grandi conquiste già raggiunte”.

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