Politica
31 Ottobre 2024
L'assessore regionale al bilancio: "Il Governo sta di fatto mettendo a repentaglio il diritto alla salute e la qualità della vita delle nostre comunità"

Calvano su manovra di bilancio: “Taglio a enti locali mette a rischio i servizi essenziali”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

+Europa: “Un Sì per inclusione e uguaglianza”

Uno dei cinque quesiti che sarà oggetto del Referendum del prossimo 8-9 giungo riguarda la cittadinanza e la diminuzione da 10 a 5 anni del periodo previsto per ottenerla. +Europa Ferrara ribadisce "con convinzione il proprio sostegno al referendum"

Omicidio Coatti. La mamma: “Finalmente saresti arrivato”

Avrebbe dovuto fare ritorno a casa e riabbracciare la propria famiglia in queste ore, tra giovedì 17 e venerdì 18 aprile, Alessandro Coatti, il 38enne biologo di Alfonsine - nato a Portomaggiore - che è stato ucciso e fatto a pezzi a Santa Marta, in Colombia

“Il Governo ha deciso di imporre un vero e proprio salasso agli enti locali, comuni, province e regioni, mettendo a rischio la loro capacità di garantire servizi essenziali per i cittadini, specialmente nel settore sanitario”. Così Paolo Calvano, candidato al Consiglio Regionale e assessore uscente al Bilancio della Regione Emilia-Romagna, critica la manovra di bilancio del governo che “obbliga le Regioni a un accantonamento di 280 milioni di euro nel 2025, e di ulteriori 840 milioni ogni anno dal 2026 al 2028”. A concorrere anche i comuni e le province “con 140 milioni nel 2025 e 290 milioni annui per gli anni successivi, fino al 2028”.

“È incredibile e inaccettabile – aggiunge Calvano – che per risanare i conti pubblici nazionali si chieda uno sforzo di queste proporzioni a Regioni ed enti locali, che non sono certo i responsabili delle difficoltà finanziarie del Paese. A causa di scelte governative discutibili, sono ora in pericolo servizi fondamentali per i cittadini, tra cui scuole, trasporti, politiche di welfare e, soprattutto, sanità”.

L’assessore ritiene particolarmente preoccupante la situazione del Fondo Sanitario Nazionale, che “vedrà un incremento reale di soli 900 milioni di euro nel 2025, un valore ben al di sotto dell’inflazione e insufficiente a fronteggiare le esigenze sanitarie crescenti”.

“Dei 2,2 miliardi di aumento annunciati – spiega -, ben 1,3 miliardi saranno infatti destinati a coprire il contratto nazionale del personale, senza aumentare realmente il rapporto tra spesa sanitaria e Pil, che resterà poco sopra il 6%, contro una media Ocse del 6,9% e ben lontano dai livelli di Paesi come Germania e Francia, vicini o superiori al 10%”.

Una situazione complicata ulteriormente con “la decisione di porre vincoli sul turn-over del personale”. Ora che gli enti locali sono chiamati a realizzare i progetti del Pnrr, questi vincoli rischierebbero “di privarli delle risorse umane indispensabili per completare il Piano di Ripresa e Resilienza”.

“Mentre si riduce la capacità di spesa per la sanità pubblica e altri servizi essenziali – conclude Calvano -, il Governo sta di fatto mettendo a repentaglio il diritto alla salute e la qualità della vita delle nostre comunità”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com