Politica
30 Ottobre 2024
Il pm Ciro Alberto Savino ha chiesto due anni e dieci mesi per l'ex vicesindaco, scortato in tribunale dai suoi fedelissimi. La sentenza è attesa per il 17 dicembre

Caso Cidas. La Procura chiede quasi tre anni per l’assessore Lodi

di Davide Soattin | 3 min

Leggi anche

Festival pieni, bar vuoti: così Ferrara dimentica il suo centro

In una Ferrara che d'estate si riempie di concerti, festival, street food e grandi eventi, c'è un altro volto della città che resta nell'ombra. E' il centro storico, dove i tavoli vuoti, frigoriferi pieni e bilanci in rosso raccontano una realtà ben diversa da quello delle affollate Darsena e piazza Ariostea. A denunciarlo apertamente sono Chiara di Retrò Vino e Marco di Enoteca10

Occorre riconoscere gli errori commessi e correggerli nel tempo

Intervento del deputato di Fratelli d'Italia Mauro Malaguti: "Il deficit di bilancio della sanità ferrarese, azienda ospedaliera e Ausl, è un ‘buco’ oramai endemico che si trascina anche su errori commessi nel tempo e che non credo potrà mai essere ripianato senza comportare diminuzione di servizi in termini di quantità e qualità"

Lite con feriti in Gad, interviene la Polizia Locale

Una lite tra due uomini ha animato corso Piave, all'altezza delle mura di Viale IV Novembre, catturando l'attenzione dei passanti. L'episodio ha reso necessario l'intervento tempestivo della Polizia Locale

La Procura di Ferrara ha chiesto la condanna – dietro rito abbreviato – a due anni e dieci mesi per l’assessore Nicola Lodi, imputato con l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità durante l’udienza preliminare del processo per il caso Cidas.

La richiesta del pm Ciro Alberto Savino, che aveva cambiato l’imputazione dall’iniziale concussione, è arrivata poco prima delle 15.30 di martedì 29 ottobre, dopo quasi tre ore di discussione, davanti al gup Andrea Migliorelli del tribunale di Ferrara.

A ‘scortare’ Lodi fin davanti alla porta dell’aula sono stati i suoi fedelissimi: l’assessore Matteo Fornasini e la moglie Ilenia Teresa Siclari, Michele Lecci (portavoce di Alan Fabbri), il deputato leghista Davide Bergamini, il candidato regionale Fabio Bergamini (Lega), il consigliere comunale Massimiliano Guerzoni (Lega), l’ex consigliere comunale Fabio Felisatti (Lega) che oggi è assessore a Copparo, l’ex amministratore unico di Amsef Aldo Manfredini, l’ex consigliere comunale Stefano Solaroli (Lega), oltre a Matilde Gravili e Fabio Desogus, entrambi comunicatori dell’imputato.

Secondo l’accusa, l’ex vicesindaco, abusando della sua qualità o dei suoi poteri di pubblico ufficiale, avrebbe infatti indotto Daniele Bertarelli, presidente di Cidas, a promettergli indebitamente una utilità. E l’utilità, sempre secondo l’impianto accusatorio, sarebbe consistita nel colpire attraverso un provvedimento disciplinare il dipendente della cooperativa Daniel Servelli che lo aveva criticato su Facebook (una frase che gli costò un processo per diffamazione aggravata conclusasi con una multa).

I fatti sono noti. Lodi nella famosa lettera choc del 3 maggio 2020 resa pubblica da Estense.com aveva chiesto a Bertarelli di rimuovere il dipendente dall’incarico che stava svolgendo preso l’ospedale di Cona. Fatto “necessario per mantenere sereni rapporti collaborativi con la vostra cooperativa e che vogliamo non vengano meno per colpa di una persona di questo genere”. La collaborazione al tempo prevedeva diversi contratti e appalti per oltre 1 milione e 600mila euro.

Bertarelli non eseguì esattamente quanto richiesto da Lodi, ma procedette comunque alla sanzione disciplinare del richiamo verbale (avvenuto il 27 maggio 2020) e successivamente in un ulteriore avvertimento orale, nel corso di una discussione (registrata da Servelli) il 18 agosto successivo.

Pochi giorni prima Lodi aveva sollecitato nuovamente il presidente: il 14 agosto, in seguito ad altri post critici di Servelli, scrisse a Bertarelli di “valutare seriamente misure di limitazione di queste azioni”, pena il venir meno del rapporto di fiducia tra ente pubblico e società. Il destinatario della missiva rispose, via mail, promettendo l’adozione di nuove misure, che non si sono realizzate. Qui intervenne anche il parere tecnico discorde del responsabile risorse umane di Cidas.

In aula, oltre alla requisitoria del pm, hanno parlato la difesa di Lodi (avvocato Carlo Bergamasco) e la parte civile rappresentata dall’avvocato Gaia Fabrizia Righi per Daniel Servelli, che ha chiesto una provvisionale di 20mila euro.

La sentenza è attesa il 17 dicembre.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com