Attualità
30 Ottobre 2024
Il coordinamento provinciale No Biometano lamenta le risposte "evasive" dell'ex vicensindaco e parla di 48 impianti nel territorio: "Non abbiamo eguali rispetto ad altri territori in Regione"

No Biometano. Risposte di Lodi confermano che “si può dire tutto e il contrario di tutto”

di Pietro Perelli | 2 min

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Le risposte alle interrogazioni di Anna Zonari (La Comune di Ferrara) e Marzia Marci (M5S), date dall’assessore Nicola Lodi, in merito alle centrali a biometano di Villanova e Vigarano sono state “evasive” e confermano, “per l’ennesima volta”, che “si può dire tutto il contrario di tutto”. A parlare sono Corrado Oddi, Sandra Travagli, Giangaetano Pinnavaia e Danila Ori membri del coordinamento provinciale No Biometano.

I membri del comitato denunciano un cambio di rotta da parte dell’amministrazione che fino al 2021 sarebbe stata contraria a una centrale come quella che  un fondo di investimenti vorrebbe costruire a Villanova. Le risposte al consiglio comunale di lunedì ma anche il cambio di rotta rispetto alle prese di posizione contrarie del 2021 sarebbero una “non risposta alle richieste dei cittadini” con il Comune di Ferrara che dice di non avere “alcuna responsabilità”.

“Lodi – spiega Oddi riferendosi al consiglio di lunedì – ha fatto tutto un ragionamento dicendo che sono impianti strategici e i comuni non possono fare nulla”. “Allora perché – si domanda – disse in consiglio comunale di essere contrario?”

Inoltre i membri del comitato lamentano il fatto che dove il comune può intervenire non lo fa. Sarebbero infatti diversi gli enti territoriali che hanno bloccato i progetti per cui “non è vero che non si può fare nulla”. Insomma, “il comune fa il gioco delle tre carte, Arpae è troppo accondiscendente” mentre il comitato aspetta ancora risposte da Ausl e Provincia che martedì mattina ha approvato la realizzazione della rotonda a Villanova sulla sp15 per consentire ai mezzi di accedere al luogo dove sarà costruita la centrale a biometano.

Senza dimenticare che sul territorio provinciale gli impianti sono 48 (14 in corso di autorizzazione) , “una follia”. “Non abbiamo eguali rispetto ad altri territori in Regione” dice Oddi facendo notare come il ferrarese sia sempre più in crisi a livello industriale mentre si costruiscono impianti “che non producono ricchezza e occupazione”.

“Le amministrazioni devono dare risposte ai cittadini” fa notare Pinnavaia mentre Oddi suggerisce che il percorso dovrebbe invertirsi: “Non dovrebbero essere i cittadini ad andare in consiglio ma l’amministrazione a venire da noi”.

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