Vigarano Mainarda. “I nostri bambini dormono per terra. Al comune va bene? A genitori no”. Per una giornata, fino alla mattinata di venerdì, davanti alla scuola materna “Gianni Rodari” di Vigarano campeggiava questo cartello. “Per i bambini che frequentano questa struttura – fanno sapere i mamme e papà -, non è predisposto un ambiente o delle attrezzature consone al riposo pomeridiano”.
Invece di lettini adatti al riposo i bimbi dai 3 ai 6 anni devono adagiarsi al suolo sopra dei materassini sottili. “Crollano dalla stanchezza” ci raccontano i genitori e “vengono adagiati su dei materassini alti pochissimi cm, messi direttamente sul pavimento, freddo, della sezione”.
Venerdì pomeriggio i genitori si sono dati appuntamento all’uscita da scuola per raccogliere le firme per una petizione, vogliono che venga risolta una situazione che prosegue da anni. Quattro anni in cui “le promesse del Comune sono state tante, le scuse trovate altrettanto”.
Comune secondo cui questa “soluzione” sarebbe “definitiva” mentre “secondo i genitori no”.
Solo il 12 ottobre scorso attraverso un post con una “foto dimostrativa” il sindaco di Vigarano annunciava “che, a partire da quest’anno, alla Scuola dell’infanzia Statale Gianni Rodari, i bambini più piccoli e quelli che ne hanno necessità potranno fare un pisolino pomeridiano”
Facendo un passo indietro la problematica si protrae dall’anno scolastico immediatamente successivo alla pandemia da Covid 19. Le distanze a cui prima venivano fatti riposare i bambini si è rivelata non sufficiente per cui doveva essere trovata una soluzione che oggi sarebbe quella dei materassini a terra disposti in ogni sezione.
Nel mezzo altri problemi come la necessità di sostituire le tende degli spazi preposti al “pisolino” perché non ignifughe. Sostituzione fatta, a quanto ci viene detto, grazie a uno sponsor privato.
Già oltre la metà dei genitori dei bambini che frequentano la struttura ha firmato la petizione e la raccolta proseguirà anche la prossima settimana per raggiungere la totalità. Le famiglie non sono “d’accordo con la situazione attuale delle cose”.
Una presa di posizione che, come si accennava, “è frutto di anni di lotta silente”. Riunioni e incontro lungo questi ultimi quattro anni tra genitori e comune sono stati molti “ma non hanno, ad oggi, portato ancora a una risoluzione idonea e accettabile per i nostri bambini, per i bambini di Vigarano”.
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