Economia e Lavoro
21 Ottobre 2024
Lo comunicano le Rsu di Fim, Fiom e Uilm per la giornata di martedì 22 ottobre contro l'inizio della procedura dei licenziamenti e la disdetta del contratto integrativo azinedale

Berco. Otto ore di sciopero e presidio davanti ai cancelli

di Pietro Perelli | 2 min

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Otto ore di sciopero e presidio davanti ai cancelli dalle 5.30 alle 22.30. Lo comunicano le Rsu di Fim, Fiom e Uilm visto l’inizio della procedura dei licenziamenti indetta da Berco e della disdetta, a partire dal primo novembre del contratto integrativo aziendale.

I sindacati avevano parlato di “disastro dei disastri” nel comunicare l’intenzione dell’azienda di licenziare 480 dipendenti a Copparo e altri 70 a Castelfranco Veneto. Per gli operari che rimarrebbero vogliono anche eliminare il contratto integrativo. L’apertura del procedimento era stata lo scorso 17 ottobre quando, intorno alle 10, tutti i lavoratori si erano riversati spontaneamente in piazzale Primo Maggio ed erano stati raggiunti anche dai colleghi non in turno.

A dimostrare vicinanza molti politici, dall’ex presidente della Regione Stefano Bonaccini al sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni passando per i candidati Marcella Zappaterra, Enrico Bassi, Paolo Calvano e Carlotta Gaiani.

“I numeri sono enormi, questa è una tragedia – aveva gridato al microfono il segretario della Fiom, Stefano Bondi durante lo sciopero del 17 -. Una tragedia getta nello sconforto e nella disperazione 480 persone e le loro famiglie, riduce il salario a chi eventualmente loro pensano debba rimanere all’interno dello stabilimento e getta una grande ombra sulla prospettiva della Berco di Copparo”.

I lavoratori però sono “uniti, convinti e determinati” e dopo la spedizione a Roma per la manifestazione nazionale tornano a incrociare le braccia.

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