La piena del Reno arriverà nel pomeriggio al ponte Bastia a San Biagio, nel comune di Argenta mentre nella mattinata era a Santa Maria Codifiume dopo che nella notte era passata da Cento, Poggio Renatico e Gallo.
Proprio a Gallo è stata aperto lo sfogo verso la Cimbalina. “Lo sfioratore – ci racconta Alessandro Buzzoni dirigente area territorio del Consorzio di Bonifica – si è attivato alle 2 di notte. Una volta attivato parte della portata del Reno, stimata intorno ai 20 metri cubi al secondo, è confluita nel nostro reticolo di bonifica tramite il canale Cimbalina che va a confluire nel sistema regionale del Primaro”.
Contestualmente “è stato chiesto al Consorzio di Burana di chiudere il Cavo Napoleonico che alimenta il sistema tramite il modenese”. Così il Consorzio ha “iniziato a chiudere delle paratoie in modo da non far rigurgitare la portata che stava uscendo verso l’abitato di Poggio Renatico”.
I tecnici del Consorzio di Bonifica continuano a monitorare la situazione che vede i livelli in calo con il livello idrometrico che è già diminuito di oltre 15 cm che, con un fronte così largo fanno una grande differenza anche se sembrano pochi.
Dal picco massimo di livello idrometrico di 14.07 metri, registrato a Gallo alle 6 del 21 ottobre, si è scesi ai 13,87 metri delle 13 dello stesso giorno. Siamo quindi ancora sopra il livello di allerta tre ma la curva inizia calare e dovrebbe progressivamente tornare a stabilizzarsi mentre la piena si sposta verso l’argentano e la Romagna.
Aggiornamento delle ore 19:
Con il calo dei livelli delle acque, passando dalla soglia di attenzione 3 alla soglia 2 alle 16.45 Anas ha disposto la riapertura del ponte di Gallo sulla SS64. I livelli bassi hanno fermato anche il flusso diretto verso lo scolmatore. Rimane ancora chiusa Via Argine dove permane uno strato superficiale di acqua