Lite tra contradaioli. Uno finisce al Sant’Anna
Un diverbio tra contrade storicamente rivali finisce con un uomo colpito all'orecchio che ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna di Cona
Un diverbio tra contrade storicamente rivali finisce con un uomo colpito all'orecchio che ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna di Cona
Era arrivato fino a Codigoro con la moglie per una tranquilla giornata di pesca. Rossano Bondioli, 74enne residente a Malalbergo in provincia di Bologna, è deceduto dopo che, lanciando la lenza, ha toccato con la canna da pesca il filo di un traliccio dell'alta tensione venendo fatalmente attraversato dalla scossa
Quasi duemila operatori impegnati durante l'arco di tutta la stagione calcistica. Al termine del Campionato di Calcio di serie C per la stagione 2024/2025, conclusosi il 17 maggio con la vittoria nella partita per i playout della Spal sul Milan Futuro, la Questura di Ferrara traccia un resoconto delle attività svolte
"Esprimiamo piena solidarietà ai cittadini e al Comitato di via Fiume, impegnati da mesi in una battaglia civile e determinata per la tutela del giardino storico racchiuso all’interno del complesso condominiale degli anni ’30, nel cuore del quartiere Giardino a Ferrara"
La scuola di Viale K in via Mura di Porta Po ha ospitato la presentazione del libro "Per un comunismo della cura" di Gian Andrea Franchi
di Emanuele Gessi
I candidati di Forza Italia alle prossime elezioni regionali sono stati annunciati. Presente anche Elena Ugolini, invitata dal partito azzurro a esporre i suoi punti programmatici, come candidata presidente sostenuta dalla coalizione di centro-destra, sul tema della sanità. I nomi in lista FI per diventare consigli regionali sono quelli di: Claudio Casaroli, Greta Duò, Angela Fava e Francesco Fersini.
Alcune delle priorità che hanno elencato, in questa prima uscita, sono di tutelare gli ospedali del territorio, dare avvio al progetto dell’autostrada Cispadana e sgravare le imprese biomedicali dal meccanismo del payback sanitario.
Il lancio della loro campagna elettorale, avvenuto sabato 19 ottobre nella cornice della Sala della musica, è stata l’occasione, come si diceva, anche per Ugolini di prendere posizione sul tema sempre caldo della sanità, ma non solo.
Nel corso del suo intervento, Ugolini ha affermato che: “Noi siamo in una monarchia in cui il presidente decide tutto con i suoi assessori. L’assemblea legislativa negli scorsi 5 anni non è riuscita a fare una legge, hanno solo approvato delle leggi fatte in Giunta”. “A Ferrara – ha proseguito Ugolini – siete l’esempio che è possibile cambiare, che non siamo destinati fino alla morte a vivere in un sistema dirigistico in cui è impossibile dire: «Io ho un’altra idea»”.
Nell’invitare gli elettori a votare il 17 e 18 novembre per la coalizione che la sostiene, ha detto: “Nel 2020 il centro-destra ha preso 1 milione di voti e il centro-sinistra 1 milione e 200 mila voti, ma non c’erano i 5 Stelle. Adesso si sono messi d’accordo con 5 Stelle, Salis, Bonino, Azione e Italia Viva, spartendosi tutti gli assessori, i direttori generali e i capi di gabinetto. Noi non abbiamo i 300 mila soci della Legacoop Romagna. Non abbiamo i pullman che portano a votare. Però possiamo avere della gente libera che capisce che per i propri figli è fondamentale dare uno sviluppo alla Regione”.
A proposito di sanità, Ugolini ha commentato il giudizio – al centro del dibattito delle ultime ore – della Corte dei conti sul bilancio 2023 della Regione Emilia-Romagna, in cui si rileva che l’equilibro nel comparto della sanità è assicurato, ma soltanto grazie “all’assenza di oneri straordinari”. La candidata presidente ha detto che “questa è la dimostrazione che il nostro sistema sanitario regionale non è gestito bene. Occorre andar contro la superficialità e l’arroganza con cui de Pascale ha commentato il giudizio della Corte definendolo molto positivo”.
Per quanto riguarda il rinnovamento della sanità, secondo Ugolini è necessario “ripensare un servizio che è stato immaginato 30 anni fa per una popolazione diversa. Adesso la situazione è completamente diversa: abbiamo più malati e più anziani e i medici di medicina generale possono arrivare ad avere fino a 1800 pazienti”.
E la modalità con cui propone di mettere in pratica i suoi propositi è quella di riformare la medicina territoriale, “in modo tale che valorizzando la rete capillare preziosissima dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta si possa ricostruire un rapporto di fiducia fra paziente e medico”.
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