Attualità
17 Ottobre 2024
La denuncia di quattro famiglie che abitano in via Santa Margherita a Malborghetto di Boara: "Manca un sistema di raccolta delle acque piovane e quella accumulata nelle condotte private delle abitazioni non viene smaltita correttamente dal sistema pubblico"

Piove e il condominio finisce sott’acqua. “Cattiva gestione della rete idrica”

di Redazione | 3 min

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Quattro famiglie che dicono di essere “ostaggio” della “cattiva gestione della rete idrica da parte dell’amministrazione comunale“. Succede in via Santa Margherita, a Malborghetto di Boara, dove i cittadini di un condominio denunciano la mancanza di “un sistema di raccolta delle acque piovane” sulla strada, aggiungendo che “quella accumulata nelle condotte private delle abitazioni non viene smaltita correttamente dal sistema pubblico“.

Perciò, ogni volta che piove abbondantemente, “il complesso si allaga, raggiungendo anche un livello di 1-2 metri di acqua all’interno delle abitazioni” aggiungono i residenti della zona. “Solo negli ultimi tre anni – raccontano – si sono verificati quattro eventi, con intervento dei vigili del fuoco, protezione civile, Consorzio di Bonifica e Hera per svuotare i locali dall’acqua”.

Nel portare alla luce la problematica, gli abitanti si rivolgono alla politica locale e, in particolare, alla giunta Fabbri: “Nonostante l’amministrazione comunale fosse informata della situazione da svariate segnalazioni formali e fosse anche presente durante alcuni eventi alluvionali – sindaco compreso, con tanto di foto per i social nel post Facebook dell’11 maggio 2023 – pare non curarsi della problematica e, per questo, i residenti si sono dotati, a spese proprie, di contromisure come video ispezioni e pulizia professionale delle condotte private, pompe e paratie anti-alluvione che poco o niente hanno potuto contro gli allagamenti ripetuti“.

Solo negli ultimi tre anni – proseguono, effettuando una stima – si sono registrati danni per oltre 50mila euro tra cui vetture rottamate, murature danneggiate, mobilio, elettrodomestici e oggettistica varia completamente rovinata dall’acqua che, essendo a contatto con la fognatura, lascia anche cattivo odore, sporco e probabilmente agenti inquinanti in fase di valutazione.

I danni maggiori li ha subìti Domenico, un ragazzo disabile, che può muoversi in casa, solo tramite un ascensore in grado di trasportare la sua sedia a rotelle elettrica tra un piano e l’altro, e fuori casa, solo con un’automobile realizzata su misura. In una circostanza, “l’acqua entrata in casa – dicono gli abitanti – gli ha allagato il vano ascensore costringendolo al piano per i molteplici giorni necessari alla riparazione dell’impianto di sollevamento e quella che si è raccolta nella zona di posteggio, per due volte, ha raggiunto il vano motore dell’automobile richiedendo quindi svariate settimane di fermo dell’automobile”.

Le segnalazioni al Comune sono state numerose e inascoltate, mentre di notevole aiuto è stato invece il Comitato Allagati che ha fornito supporto e vicinanza alle famiglie coinvolte” chiudono i cittadini di via Santa Margherita.

Interpellato da Estense.com sulla questione, il vicesindaco Alessandro Balboni ha fatto sapere che “in quel tratto la rete fognaria gestita da Hera è di tipo nero, ovvero deputata al solo collettamento dei reflui all’impianto di depurazione, e non al drenaggio urbano” ma “alcune abitazioni private hanno impropriamente collegato caditoie e scarichi delle loro acque meteoriche a codesta rete, peggiorando la situazione”.

“L’impianto di via Statue ha regolarmente funzionato secondo le proprie potenzialità negli eventi più critici (ultimo quello di maggio 2024)” ha ricordato Balboni, che ha concluso: “Il Comune, di concerto con il Consorzio, aveva preso in carico la problematica relativa ai fossi di scolo, mentre Hera il censimento dei punti di scarico di acque meteoriche. Eventuali collegamenti impropri riscontrati sarebbero poi stati segnalati ai privati, che dovranno dirottarli nei fossi“.

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