Politica
14 Ottobre 2024
Le Donne Democratiche dell'Emilia-Romagna replicano a Ugolini attraverso la Portavoce reggente Marcella Zappaterra

“Siamo donne e siamo fiere di essere femministe”

di Redazione | 3 min

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“Siamo donne e siamo fiere di essere femministe”. Partono da qui le Democratiche per commentare le dichiarazioni di Ugolini, candidata della destra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, che, ospite nel salotto di Patrizia Finucci Gallo all’Hotel Guercino, ha dichiarato di non essere femminista (pur rimarcando di essere orgogliosa di essere donna), aprendo inoltre alle associazioni pro-vita nei consultori “se ne hanno diritto” e dicendosi contraria al fine vita e a favore di cure palliative e assistenza domiciliare.

“Essere femministi significa credere che ognuno meriti le stesse opportunità, libertà e dignità, indipendentemente dal genere. Il femminismo riguarda la giustizia e l’uguaglianza per tutti, non solo per le donne, ma soprattutto per le donne quale genere più discriminato e oppresso” dichiara Marcella Zappaterra portavoce reggente della Conferenza dell’Emilia-Romagna, succeduta a Roberta Mori eletta Portavoce nazionale.

“Non c’è nulla di dignitoso e giusto nel considerare le donne delle sprovvedute o, peggio ancora, delle “deficienti” (nel senso letterale di carenti o mancanti), tanto da dover essere convinte da estranei giudicanti e antiabortisti – all’interno di uno spazio pubblico e sicuro, quale deve essere e rimanere il consultorio – che “c’è un’altra strada”, citando Ugolini stessa. “I consultori – prosegue Zappaterra – da sempre, sono uno spazio di ascolto, supporto e tutela della salute sessuale e riproduttiva, un luogo dove le donne possono trovare assistenza professionale, libera da pressioni ideologiche o religiose. La decisione della maggioranza di Governo con un emendamento al Pnrr di inserire gli antiabortisti nei consultori è un attacco diretto all’autodeterminazione delle donne e alla libertà di scelta garantita dalla Legge 194. Inserire nei consultori chi, per visione politica, vuole ostacolare questo diritto significa trasformare uno strumento di assistenza in un mezzo di controllo e giudizio. E questo è quello che la candidata di destra Ugolini intende fare”.

“Gli operatori e le operatrici dei consultori svolgono professionalmente il loro compito. Sono i dati stessi a testimoniare quanto siano importanti i colloqui informativi del percorso di presa in carico per orientare le donne che si rivolgono ai servizi, non giudicarle o convincerle. Anziché, dunque, distogliere risorse alla sanità pubblica per veicolarle ad associazioni private, si ripristino le risorse per il buon funzionamento della sanità universalistica che in Emilia-Romagna, nonostante le difficoltà, resiste” aggiunge Zappaterra.

“Noi, donne democratiche – stigmatizza infine la Portavoce reggente e Capogruppo Pd in Assemblea Legislativa – ci opponiamo fermamente a ogni tentativo di minare i diritti conquistati con decenni di lotte. Difenderemo con forza i consultori, che devono rimanere luoghi di tutela e non di colpevolizzazione. Lavoreremo affinché ogni donna, indipendentemente dalle sue condizioni, possa accedere a un’informazione completa e a un’assistenza sanitaria pubblica e priva di interferenze politiche o morali. La nostra battaglia non è solo per il rispetto della Legge 194, ma per una società in cui il diritto all’autodeterminazione femminile sia pienamente riconosciuto e garantito. Le donne devono avere fiducia nelle istituzioni e sapere che la loro salute e libertà non sono moneta di scambio per interessi ideologici di parte”.

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