Detenuta trans abusata. “Il silenzio delle istituzioni è complice”
Una interrogazione alla giunta regionale per chiedere di tutelare la detenuta trans che ha denunciato di essere stata violentata da quattro uomini all'interno del carcere
Una interrogazione alla giunta regionale per chiedere di tutelare la detenuta trans che ha denunciato di essere stata violentata da quattro uomini all'interno del carcere
Zamorani (+Europa) interviene sull'elezione di Giada Zerbini alla segreteria comunale del Pd: ""appresenta il momento più importante in positivo per il centro sinistra di Ferrara da più di dieci anni. Per l’obiettivo di mandare a casa le destre a Ferrara"
Il carcere di Ferrara, come molti altri, non è strutturato per accogliere in modo sicuro e adeguato donne trans. Invisibilizzare e non riconoscere le identità trans significa esporre queste persone a rischi enormi e negare diritti fondamentali
Concerti in Piazza Ariostea: la politica assicurerà che nulla verrà risolto. Nella diatriba sui concerti in piazza Ariostea si è infilata la politica. Adesso possiamo essere sicuri che nulla migliorerà. Ho letto i vari attacchi al sindaco da parte di vari esponenti...
Quanto sono stati efficienti e tempestivi gli interventi di derattizzazione in piazza Cortevecchia? A Chiederlo è un'interpellanza di Davide Nanni, consigliere comunale del Pd, che chiede anche quanto siano costati gli interventi adottati per risolvere un problema che "da circa tre mesi i cittadini continuano a segnalare"
“Siamo donne e siamo fiere di essere femministe”. Partono da qui le Democratiche per commentare le dichiarazioni di Ugolini, candidata della destra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, che, ospite nel salotto di Patrizia Finucci Gallo all’Hotel Guercino, ha dichiarato di non essere femminista (pur rimarcando di essere orgogliosa di essere donna), aprendo inoltre alle associazioni pro-vita nei consultori “se ne hanno diritto” e dicendosi contraria al fine vita e a favore di cure palliative e assistenza domiciliare.
“Essere femministi significa credere che ognuno meriti le stesse opportunità, libertà e dignità, indipendentemente dal genere. Il femminismo riguarda la giustizia e l’uguaglianza per tutti, non solo per le donne, ma soprattutto per le donne quale genere più discriminato e oppresso” dichiara Marcella Zappaterra portavoce reggente della Conferenza dell’Emilia-Romagna, succeduta a Roberta Mori eletta Portavoce nazionale.
“Non c’è nulla di dignitoso e giusto nel considerare le donne delle sprovvedute o, peggio ancora, delle “deficienti” (nel senso letterale di carenti o mancanti), tanto da dover essere convinte da estranei giudicanti e antiabortisti – all’interno di uno spazio pubblico e sicuro, quale deve essere e rimanere il consultorio – che “c’è un’altra strada”, citando Ugolini stessa. “I consultori – prosegue Zappaterra – da sempre, sono uno spazio di ascolto, supporto e tutela della salute sessuale e riproduttiva, un luogo dove le donne possono trovare assistenza professionale, libera da pressioni ideologiche o religiose. La decisione della maggioranza di Governo con un emendamento al Pnrr di inserire gli antiabortisti nei consultori è un attacco diretto all’autodeterminazione delle donne e alla libertà di scelta garantita dalla Legge 194. Inserire nei consultori chi, per visione politica, vuole ostacolare questo diritto significa trasformare uno strumento di assistenza in un mezzo di controllo e giudizio. E questo è quello che la candidata di destra Ugolini intende fare”.
“Gli operatori e le operatrici dei consultori svolgono professionalmente il loro compito. Sono i dati stessi a testimoniare quanto siano importanti i colloqui informativi del percorso di presa in carico per orientare le donne che si rivolgono ai servizi, non giudicarle o convincerle. Anziché, dunque, distogliere risorse alla sanità pubblica per veicolarle ad associazioni private, si ripristino le risorse per il buon funzionamento della sanità universalistica che in Emilia-Romagna, nonostante le difficoltà, resiste” aggiunge Zappaterra.
“Noi, donne democratiche – stigmatizza infine la Portavoce reggente e Capogruppo Pd in Assemblea Legislativa – ci opponiamo fermamente a ogni tentativo di minare i diritti conquistati con decenni di lotte. Difenderemo con forza i consultori, che devono rimanere luoghi di tutela e non di colpevolizzazione. Lavoreremo affinché ogni donna, indipendentemente dalle sue condizioni, possa accedere a un’informazione completa e a un’assistenza sanitaria pubblica e priva di interferenze politiche o morali. La nostra battaglia non è solo per il rispetto della Legge 194, ma per una società in cui il diritto all’autodeterminazione femminile sia pienamente riconosciuto e garantito. Le donne devono avere fiducia nelle istituzioni e sapere che la loro salute e libertà non sono moneta di scambio per interessi ideologici di parte”.
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